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Incinta al nono mese, muore in ospedale: la bimba è salva, ma non conoscerà mai la sua mamma

Il marito, Nick, è riuscito a sussurrare giusto in tempo la notizia dell’arrivo della piccola Isabelle alla sua amata moglie prima che morisse. La donna è stata colta da un’aneurisma mentre era nel parcheggio dell’ospedale Wythenshawe, di Manchester. I medici non sono riusciti a salvarle la vita.
A cura di Biagio Chiariello
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Una donna incinta di nove mesi è collassata improvvisamente in un parcheggio dell'ospedale ed è morta senza riuscire ad abbracciare la sua bambina, Isabelle. Rachel Molloy aveva solo 36 anni quando è avvenuta la tragedia, nell'aprile di quest'anno . Suo marito, Nick, 35 anni, è riuscito solo a sussurrarle la notizia dell'arrivo della piccola prima che morisse, riferisce Manchester Evening News. Rachel era stata colpita da un aneurisma dell'arteria splenica – una rara complicanza della gravidanza che spesso porta alla morte sia della madre che del bambino. Non c'erano sintomi, e la gravidanza della 36enne era finita liscia e senza incidenti, così come la prima, quando Rachel aveva dato alla luce James, il primogenito, che ora ha 2 anni.

Tuttavia, il 24 aprile, Rachel ha iniziato a lamentare dolori addominali e Nick l'ha portata all'ospedale Wythenshawe, di Manchester, dove la 36enne ha subito la rottura dell’aneurisma ed è crollata a terra. I medici l'hanno immediatamente portata dentro e agganciata a una macchina di supporto vitale, ma Rachel è morta poche ore dopo. Gli ostetrici sono poi riusciti a far nascere la piccola Isabelle, ma la madre non è riuscita a vederla.

Nick, che è originario di Southport, ha spiegato che con la moglie avevano deciso che se avessero avuto una figlia l’avrebbero chiamata Isabelle Rey, ma dopo aver capito cosa stava per accadere, ha subito deciso che il suo nome sarebbe stato Isabelle Rachel. “Mi si spezza il cuore nel pensare che Isabelle non potrà mai incontrare sua madre, ma so che la memoria di Rach continuerà nei suoi figli e in tutti quelli che l'hanno conosciuta" ha detto Nick. A due mesi di distanza, Isabelle viene ancora assistita dal team di terapia intensiva neonatale del Saint Mary's Hospital di Manchester. Anche se non è più incubata, le conseguenze a lungo termine di qualsiasi danno cerebrale saranno note solo tra diversi mesi.

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