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Incidenti sul lavoro, due operai morti schiacciati da ruspa e gru a Treviso e Pordenone

Un operaio impegnato all’interno della società Agrifung, di Trevignano, è morto per i traumi riportati nel rovesciamento di una macchina operatrice. Un altro uomo è morto dopo essere rimasto schiacciato dalla gru che stava manovrando in una industria che si occupa di meccanica di precisione a Maniago (Pordenone).
A cura di Susanna Picone
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Due persone sono morte questa mattina in due diversi incidenti sul lavoro nelle province di Treviso e Pordenone. Alle 7.20 a Trevignano (Treviso), nella ditta Agrifung Srl di via dei Pescatori, un operaio è stato travolto da un escavatore. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i tecnici dello Spisal. La vittima è l'autotrasportatore R. D., quarantaduenne di Quinto di Treviso: secondo una prima ricostruzione dell’incidente, durante le operazioni di scarico di un rimorchio l’uomo è stato schiacciato da una macchina operatrice condotta da un operaio della ditta. Il quarantaduenne sarebbe morto sul colpo a causa dei traumi riportati nel rovesciamento di una macchina operatrice. La salma è stata trasportata all'obitorio dell'ospedale di Montebelluna. Agrifung è una ditta del settore agricolo che si occupa di produzione di funghi, tartufi e materiale per la funghicoltura.

Operaio muore schiacciato da una gru in un cantiere a Maniago – L’altro incidente mortale sul lavoro si è verificato all’alba a Maniago, nella provincia di Pordenone, in via Francesco Petrarca. La vittima è un uomo di quarantasette anni che, a quanto ricostruito, è rimasto schiacciato dalla gru che stava manovrando. L'incidente sul lavoro è avvenuto in una industria che si occupa di meccanica di precisione. Attorno alle 6, poco dopo l'apertura dei cancelli, la vittima – si tratta di un cittadino italiano che viveva poco distante dal luogo dell'incidente – stava spostando un carico molto pesante quando la gru è caduta e lui è rimasto schiacciato. Nonostante i tempestivi soccorsi del 118 l’operaio è morto poco dopo per le gravi ferite riportate. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della stazione di Maniago e gli ispettori dell'Azienda sanitaria: il cantiere è stato posto sotto sequestro. Il pm Federico Facchin della Procura di Pordenone intorno alle 10 ha dato il via libera per la rimozione della salma.

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