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Incidente tra nave da crociera e battello a Venezia, Procura indaga per inosservanza sicurezza

La procura di Venezia ha aperto un fascicolo contro ignoti in seguito all’incidente che ha coinvolto la nave da crociera Opera di Msc e un battello turistico nel canale della Giudecca. Il reato ipotizzato al momento è di inosservanza delle norme sulla sicurezza. Non si procede ancora per lesioni, dal momento che nessuna delle 4 passeggere ferite ha presentato querela. Sequestrati i sistemi movimento.
A cura di Ida Artiaco
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La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo a carico di ignoti in seguito all'incidente verificatosi nella mattinata di ieri, domenica 2 giugno, nel canale della Giudecca a Venezia, tra la nave da crociera Opera di Msc e un battello da turismo ormeggiato nei pressi del molo di San Basilio. Il procuratore, Bruno Cherchi, ha fatto sapere che si sta valutando se procedere per il reato 1231 del codice di navigazione, inosservanza delle norme sulla sicurezza. Nei prossimi giorni, invece, verrà disposta la consulenza tecnica e, se vi saranno atti irripetibili, arriveranno i primi iscritti nel registro degli indagati. Si potrà eventualmente procedere anche con un fascicolo per le lesioni riportate dalle 4 passeggere rimaste ferite in seguito alla collisione, ma solo se ci saranno querele. Al momento, nessuna delle 4 persone coinvolte, 2 delle quali ancora ricoverate in ospedale, lo hanno fatto.

Intanto, sono finiti sotto sequestro i sistemi di movimento, dunque motorini, timone e scatola nera, ma non la nave stessa, che resta ancorata alla Marittima. Non si conoscono al momento i tempi di ripartenza dell'imbarcazione, che dovrà in ogni caso subire alcune riparazioni per i danni riportati nell'impatto con la banchina e il battello River Contess. I circa 1.200 passeggeri, in gran parte internazionali, ma anche italiani, hanno potuto risalire a bordo nella serata di ieri, assistiti dal personale Vtp, ed oggi molti di loro sono scesi nuovamente a terra per l'escursione nella città lagunare prevista dal programma di viaggio, che dovrebbe proseguire verso le isole del Mediterraneo orientale.

Intanto, continuano le polemiche per l'incidente navale a Venezia. Il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Settentrionale, Pino Musolino, è stato convocato d'urgenza a Roma dal Ministero dei Trasporti ed infrastrutture per fare il punto sulla situazione e accertare le responsabilità di quanto successo. Quattro persone sono rimaste ferite, ma è stata una strage sfiorata quella di ieri, quando la nave da crociera Opera di Msc ha perso il controllo, molto probabilmente a causa di un black out, ed è andata a sbattere su una riva coinvolgendo un battello passeggeri, il River Countess, che aveva a bordo 130 persone. Tante le proteste nate dopo l'incidente, soprattutto da parte degli attivisti di "No Grandi Navi": nei giorni scorsi l'Unesco ha infatti dato il parere favorevole all'ipotesi delle grandi navi a Marghera, andando incontro a Comune e Regioni, ma contrastato da molte associazioni cittadine che chiedono le navi fuori dalla laguna. Sulla questione, oltre al sindaco Brugnaro e al ministro Toninelli, è intervenuto anche il vicempremier Matteo Salvini, che ha gettato benzina sul fuoco: "Mi risulta che una soluzione per evitare problemi come quello dell'incidente tra le navi a Venezia era stata elaborata già dall'anno scorso – ha tuonato da Tivoli -, con l'allargamento di un canale e una parte delle navi a Porto Marghera, ma tutto ciò è bloccato da mesi perché è arrivato un ‘no' da un ministero romano, e non è un ministero della Lega".

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