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Inchiesta G8 ‘grandi eventi’: Anemone e Balducci condannati a 9 mesi

Alcuni componenti della “cricca” degli appalti sono stati condannati tutti a 9 mesi di reclusione, con pena sospesa, dal tribunale di Perugia per i reati di rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio in concorso, nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta sul G8 e i cosiddetti ‘Grandi eventi’.
A cura di Biagio Chiariello
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Angelo Balducci
Angelo Balducci

Il costruttore Diego Anemone e l'ex presidente del Consiglio dei lavori pubblici Angelo Balducci sono stati condannati tutti a 9 mesi di reclusione, con pena sospesa, per i reati di rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio in concorso, nell'ambito di uno dei filoni dell'inchiesta sul G8 e i cosiddetti ‘Grandi eventi'. La stessa pena è stata comminata dal tribunale di Perugia (il filone principale dell’inchiesta è stato stralciato e inviato per competenza a Roma= nei confronti dell'avvocato Edgardo Azzopardi e dell'imprenditore Emmanuel Messina. L’accusa aveva chiesto per tutti e quattro una condanna a un anno e tre mesi di reclusione, mentre le difese avevano sollecitato il proscioglimento dei rispettivi assistiti.

La parte dell'indagine riguardante l'accusa di rivelazione di segreto di ufficio nell’ambito dell'inchiesta sul G8 e i Grandi eventi, come detto, è rimasta a Perugia. Risulterebbe coinvolto pure l'ex procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, il quale – secondo l’accusa – avrebbe rivelato ad Anemone, Balducci, Messina e Azzopardi informazioni su un'inchiesta che li vedeva coinvolti. Toro e il figlio Camillo sono usciti dal procedimento patteggiando, rispettivamente, 8 e 6 mesi di reclusione con pena sospesa. Il coinvolgimento del magistrato romano è stato, fra l'altro, il motivo per cui la procura di Perugia si è occupata dell'indagine sulla presunta ‘cricca' avviata nel 2010 dalla procura di Firenze.

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