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Inchiesta escort a Bari: “Berlusconi sapeva che le donne erano prostitute”

Tarantini avrebbe “procurato” le escort a Berlusconi in cambio con un incontro con Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile.
A cura di D. F.
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Gianpaolo Tarantini
Giampaolo Tarantini

Ancora guai in vista per Berlusconi: dopo aver imposto le dimissioni a tutti i suoi parlamentari a seguito della probabile decadenza da Senatore (la giunta voterà il 4 ottobre), le brutte notizie arrivano da Bari, dove insieme a Lavitola è indagato per aver convinto l'imprenditore Tarantini a rilasciare false dichiarazioni in cambio di denaro e altre raccomandazioni. La Procura di Bari ha comunicato agli indagati la chiusura delle indagini e si appresta a chiedere al gip di fissare l’udienza preliminare. L’inchiesta sembra blindata. C’è un rapporto della Finanza che smonta tutta la linea difensiva del Cavaliere.

Tarantini aveva dichiarato che Berlusconi non sapeva nulla delle escort: "Non ho fatto altro che accompagnare da lui ragazze che presentavo come mie amiche tacendogli che a volte le retribuivo. Il presidente non ha mai saputo che io potessi aver dato un centesimo alle ragazze". Ma adesso, in un rapporto delle Fiamme Gialle alla procura, questa tesi viene smontata: "Ci sono – scrivono i finanzieri – punti di contrasto e contraddizione tra le dichiarazioni fatte dal Tarantini e quanto invece emerso dall’attività di indagine". Secondo gli investigatori nella prima cena a palazzo Grazioli "trascorsero la notte in compagnia del presidente Berlusconi Barbara Guerra e Ioana Visan". La mattina seguente Berlusconi e Tarantini parlano al telefono del "compenso riconosciuto alle due donne": Silvio Berlusconi sottolineava: "guarda che hanno tutto per pagarsi tutto da sole queste qua", alludendo al fatto che era stato dato loro il necessario, motivo per cui Tarantini non doveva sentirsi obbligato a corrispondere loro alcunché. Berlusconi: "Sono foraggiatissime".

Ma si sa, non sempre è facile per una donna tenere un segreto. Secondo le Fiamme Gialle il giorno dopo una cena a Palazzo Grazioli, "Berlusconi manifestava a Tarantini la preoccupazione che due delle sue ospiti portate da Tarantini potessero fare qualche commento sulla serata trascorsa a Palazzo Grazioli". Secondo uno stralcio delle intercettazioni, Berlusconi avrebbe chiesto a "Giampi": "Tu avevi preso quelle due romene, no? Hanno fatto qualche commento?". Tarantini: "Assolutamente no. Le ho sentite oggi, mi hanno detto che sono state bene e che speravano di rimanere lì". In realtà, si legge nel rapporto, Tarantini temeva che le due romene potessero parlare tanto che si rivolse alla intermediaria Carolina per avere "informazioni sulla loro riservatezza". Tarantini: "Ma sono tranquille? Non è che vanno a sputtanare che siamo stati là a cena?".

Già, ma a cosa servivano quelle "presentazioni" al Cavaliere? Il rapporto della Guardia di Finanza è implacabile: "È stato accertato che Silvio Berlusconi su iniziativa di Gianpaolo Tarantini promosse un incontro tra quest’ultimo e l’allora capo della Protezione civile, Bertolaso".

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