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Incendi Pisa, oltre 1000 ettari in fumo: “Ci vorranno 15 anni per ricostruire il bosco”

Bruciano ancora i boschi del Pisano, dove centinaia di persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. Martedì sera le fiamme hanno raggiunto anche la Val di Serchio. Il vento ostacola lo spegnimento dei focolai e oltre mille ettari di macchia mediterranea sono stati distrutti. Chiuse scuole e l’aeroporto di Pisa.
A cura di Susanna Picone
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Continuano a bruciare i boschi del Pisano, in Toscana. Da una prima ricognizione la stima della superficie bruciata è di circa 1000 ettari mentre sono 430 gli sfollati, e sono ancora attivi due fronti di fuoco, verso Vicopisano e Buti. A dirlo il presidente della Regione Enrico Rossi che ha sottolineato che nel pomeriggio alcuni degli sfollati dovrebbero rientrare nelle loro case. “Nel territorio di Calci – ha aggiunto il governatore -, come comunicato dal sindaco, purtroppo ci sono alcuni casi, isolati, di immobili bruciati. Sul fronte meteo le previsioni fino alle 17 segnalano venti in attenuazione con tendenza a ruotare più a est e quindi più favorevoli rispetto all'evoluzione dei due incendi.

Il vento finora ha ostacolato lo spegnimento dei focolai e martedì sera le fiamme hanno raggiunto anche la Val di Serchio. I sindaci di Calci e Vicopisano hanno chiuso subito le scuole e nel pomeriggio di martedì è stato chiuso anche l'aeroporto di Pisa per favorire il lavoro dei mezzi aerei. Scuole e aeroporto resteranno chiusi anche oggi.

Gli sfollati parlano di “scenario apocalittico”: “I vigili del fuoco sono stati i nostri angeli. Era uno scenario apocalittico e per fortuna ci hanno portato qui, in salvo”, ha detto una delle persone portate in salvo che vive nella frazione di Montemagno interamente evacuata. “Spero che questo rogo – ha aggiunto la donna – sia stato provocato da una sbadataggine perché non riesco a pensare a tanta cattiveria e a una mente tanto perversa. Ci sono interi uliveti andati distrutti e danni molto ingenti temo anche alle abitazioni”. Il cambio continuo della direzione delle raffiche di vento ha disorientato più volte i soccorsi. Due squadre di vigili del fuoco sono state circondate dalle fiamme sulla strada per il Monte Serra: coraggio e molto sangue freddo hanno permesso a uomini e mezzi di mettersi in salvo.

La Regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza regionale, il decreto è stato firmato dal presidente Rossi che ha annunciato lo stanziamento di 200.000 euro per coprire le spese dei soccorsi. La procura ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di rogo doloso. A indagare saranno i carabinieri forestali insieme ai vigili del fuoco.

Secondo Coldiretti ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Ai costi per gli interventi di emergenza per spegnere le fiamme da terra e con i mezzi aerei e per la necessaria evacuazione si aggiungono quelli per la ricostituzione del patrimonio boschivo ma il fuoco – sottolinea Coldiretti – ha pesanti effetti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità con animali morti e piante secolari distrutte e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi e concorrono ad assorbire l’anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici. Nelle foreste andate a fuoco saranno impedite per anni anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, delle castagne e dei piccoli frutti e dei funghi. “Circa diecimila piante di ulivo anche secolari – continua Coldiretti – sono stati distrutte dall’incendio che ha colpito anche vigneti e castagneti e ha minacciato abitazioni rurali e alcuni agriturismi che sono stati costretti ad evacuare con una stima salita ad oltre 6 milioni di euro di danni solo per l’agricoltura con gli ulivi che dovranno essere ripiantati e ci vorranno almeno cinque anni prima che si torni a produrre. Superata l’emergenza occorrerà intervenire rapidamente per far ripartire le attività produttive anche con interventi straordinari per il reimpianto delle coltivazioni andate distrutte dal fuoco”.

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