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In servizio nei boschi, Carabinieri scambiati per lupi e presi di mira dai cacciatori

I due protagonisti, due fratelli, sono stati rintracciati e per loro è scattata così la denuncia. I due pensavano di stare sparando a dei lupi perché i militari erano impegnati nell’attività di monitoraggio del lupo in zona con una tecnica che consiste nell’emissione di ululati pre-registrati.
A cura di Antonio Palma
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Quando hanno sentito quegli ululati provenire dal bosco, i cacciatori hanno pensato subito a dei lupi e immediatamente  li hanno presi di mira coi loro fucili  sparando alla cieca. In realtà si trattava di carabinieri Forestali e guardie venatorie in servizio che stavano richiamando proprio gli animali selvatici con ululati pre-registrati. Il curioso incidente fortunatamente si è concluso senza feriti ma l'episodio poteva avere conseguenze decisamente peggiori se i cacciatori avessero centrato uno dei militari di pattuglia.  Il caso risale alla notte del 18 agosto scorso quando  in località Serra di Valpiano di Pennabilli, in provincia di Rimini, due cacciatori hanno mirato verso la pattuglia, sparando prima di capire l'errore e dileguarsi.

I due protagonisti, due fratelli residenti nella provincia di Pesaro-Urbino, però ora sono stati rintracciati e per loro è scattata così la denuncia a piede libero. I due denunciati pensavano seriamente di stare sparando a dei lupi perché militari e guardie venatorie erano impegnati nell'attività di monitoraggio del lupo in zona con la tecnica del ‘wolf bowling' che consiste nell'emissione di ululati pre-registrati a cui rispondono i lupi presenti nell'area. Nella successiva perquisizione domiciliare a casa dei due, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrati due revolver ad uso sportivo illecitamente detenuti e sono stati anche individuati abusi edilizi.

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