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In ospedale si rifiutano di visitarla, il bimbo nasce con gravi problemi cerebrali

La donna aveva chiesto l’esame e altri test perché sentiva che qualcosa non andava: alla fine il piccolo è nato in anticipo e con gravi problemi cerebrali.
A cura di A. P.
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Le avevano fatto l'ultima ecografia alla ventesima settimana di gravidanza ma non era emerso nulla di preoccupante, qualche settimana dopo però la donna ha iniziato ad accusare dei malesseri e ha chiamato per un nuovo appuntamento ma in ospedale si sono più volte rifiutati perché troppo impegnati. Poche settimane dopo il piccolo è stato fatto nascere in anticipo alla 31esima settimana e con un cesareo di emergenza che però no è riuscito ad evitargli gravi problemi cerebrali. È l'odissea subita da una giovane mamma 19enne australiana, Taylor Scott, che ora chiede che venga accertata ogni responsabilità perché tutto questo non accada mai più.

La ragazza infatti ha provato a telefonare all'ospedale per un appuntamento  numerose volte a distanza di settimane spiegando i suoi problemi ma le rispondevano sempre che era normale e che l'avrebbero richiamata perché troppo impegnati. Quando infine le è stata fissata la data per l'ecografia non ha fatto in tempo ad arrivarci perché ha dovuto correre in pronto soccorso d'urgenza. Dopo aver controllato il battito del cuore del bambino e averlo trovato lento e debole, il personale dell'ospedale si è affrettato a fare  un cesareo di emergenza. Ci sono voluti otto lunghi minuti per rianimare il bimbo che però ha riportato comunque gravi danni cerebrali. La donna non ha sporto denuncia alla polizia spiegando: "Non voglio ricevere alcun risarcimento da loro, dato che tolgono i fondi dall'ospedale, voglio solo che imparino la loro lezione e facciano meglio così non succederà mai più"

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