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In Italia i bimbi che nascono fuori dal matrimonio sono il 28% del totale

Secondo l’Eurostat la percentuale di bambini nati fuori dal matrimonio è cresciuta negli Stati membri del Mediterraneo, mentre è rimasta pressoché stabile nell’Europa settentrionale. In Italia il picco si è avuto tra il 2000 e il 2006.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le abitudini delle coppie stanno cambiando. In Italia quasi un terzo dei bambini nascono fuori dal matrimonio, e i numeri sono in aumento. Lo dimostra un rapporto dell'Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, nel suo bollettino "Are more babies born inside or outside marriage?", cioè "Sono più i bambini nati dentro o fuori il matrimonio?".

Se guardiamo alla percentuale italiana delle nascite fuori dalle nozze, che sono il 28%, si osserva subito che il dato è in linea con la media europea: sono oltre 5,1 milioni i bambini nati nell'Unione europea nel 2016 e in otto dei 28 Stati membri, la maggior parte di loro è nata al di fuori del matrimonio, mentre in altri otto i due terzi dei bambini sono nati da genitori sposati.
La quota di nascite al di fuori del matrimonio è maggiore in Francia e più bassa in Grecia, mentre la media negli altri Stati Ue è del 41%, contro il 13,3% di trenta anni fa, nel 1986.

Con sei bambini su dieci nati da genitori non sposati, la Francia ha il primato (59,7%), subito seguita da Bulgaria e Slovenia (entrambe al 58,6%). Tra i Paesi più "tradizionalisti" troviamo la Grecia, dove meno di un bambino su dieci nasce fuori dal matrimonio (9,4%). Basse percentuali si registrano anche in Croazia (18,9%), a Cipro (19,1%) e in Polonia (25%).

Il picco nel nostro Paese si è registrato tra il 2000 e il 2006: nel primo anno la percentuale di bambini nati fuori del matrimonio era del 9,7%, mentre nel 2006 è salita al 16,4% e da quel momento il trend è è sempre stato in crescita, raggiungendo il 30% nel 2015 e calando al 28% nel 2016.
La percentuale di piccoli partoriti al di fuori del matrimonio è rimasta invece relativamente stabile tra il 2000 e il 2016 nell'Europa settentrionale, in particolare negli Stati membri nordici (Svezia, Finlandia e Danimarca), in Irlanda e nel Regno Unito e nel Baltico (Lettonia, Estonia e Lituania).

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