“In Chiesa non si fa commercio”, parroco elimina tutte le cassette delle offerte

Tra preti che fanno la bella vita e altri che pretendono offerte obbligatorie r hanno  tariffe economiche precise per sacramenti e messe, ci sono parroci che invece rifuggono da ogni tipo di richiesta verso i fedeli prendendolo alla lettera i moniti espressi a più riprese da papa Francesco sulla necessità che la fede non si trasformi in mercimonio. Come racconta il Mattino di Padova, è il caso di don Dino Dalla Pozza che non solo ha smesso di chiedere soldi ma addirittura ha pensato di eliminare dalla chiesa in cui è parroco le cassette per le offerte. "Vorrei che i fedeli capissero che pregare non costa denaro", ha spiegato infatti il prete, lanciando una vera e propria rivoluzione nella sua parrocchia a pochi mesi dal suo arrivo.

Don Dino infatti guida l’Unità pastorale di Grantorto e Carturo, in provincia di Padova, da appena due mesi ma ha già deciso di fare cambiamenti eccezionali anche con un ritorno al passato. Prima di tutto sono sparite le candele elettroniche con relative cassette al cui posto son comparse  le vecchie candele di cera a cui tutti possono attingere. "A Grantorto, nella chiesa dedicata ai Santi Daniele e Biagio, ci sono quattro altari laterali dove finora c’erano le candele elettriche con una tariffa per l’accensione. Le ho cambiate con le candele votive, togliendo anche le rispettive cassettine. E lo stesso ho fatto per le varie cassette delle offerte per la chiesa. Chi ha piacere accendere un lume e raccogliersi in preghiera, può farlo liberamente senza dover pagare nulla. Nel Vangelo non sta scritto da nessuna parte che si debba pagare. In chiesa non si deve far commercio" ha dichiarato don Dino, concludendo: "Invito i fedeli ad entrare in Chiesa, ad ascoltare la parola di Dio e a vivere il Vangelo senza dover mettere le mani nel portafogli".