Imprenditore non paga Iva, assolto: vanta credito di 40 milioni di euro dagli Enti locali
Non ha versato circa 1,6 milioni di euro di Iva nell'anno di imposta 2009 ma è stato comunque assolto dai giudici perché la sua società vantava crediti nei confronti delle amministrazioni pubbliche, tra le quali anche numerosi Comuni pugliesi, per un ammontare complessivo di circa 40 milioni di euro. È la vicenda di un imprenditore pugliese Rocco Lombardi, che per anni ha gestito attraverso la sua ditta il servizio di raccolta rifiuti per numerosi comuni della zona senza però che gli venissero pagati i soldi delle fatture emesse. Un meccanismo che avrebbe contribuito poi al dissesto finanziario della stessa ditta di cui era amministratore unico e attualmente in procedura di fallimento.
In primo grado l'uomo era stato condannato alla pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione per evasione fiscale ma nel processo di secondo grado davanti alla Corte di Appello di Bari, il difensore dell'imputato è riuscito a convincere i giudici che il mancato pagamento dell'Iva era giustificato proprio con i crediti vantati dalla società nei confronti delle amministrazioni pubblica e così alla fine il Tribunale lo ha assolto "perché il fatto non costituisce reato". L'uomo era stato già assolto nei mesi scorsi da un'altra accusa ancora più pesante: quella di disastro ambientale relativo all'uso della discarica di Conversano di proprietà della stessa società fallita e rimasta sotto sequestro per quasi cinque anni. L'imprenditore resta imputato invece di primo grado relativo alla realizzazione di un impianto di smaltimento rifiuti che vede coinvolti imprenditori, professionisti e tecnici della Regione Puglia, con l'accusa di truffa, frode in pubbliche forniture, falso e gestione di rifiuti non autorizzata.