“Immigrati? Portateli in casa”. In Germania lo fanno

"Gli immigrati? Mettiteli in casa tua, se ci tieni così tanto!". Quante volte, chiacchierando con un amico, vi è capitato di sentirvi dare questa risposta? Scommettiamo infinite, e scommettiamo che ogni volta, sconsolati, abbiate finito per scuotere la testa di fronte a tanto qualunquismo. Eppure in Germania una coppia di giovani ha preso alla lettera la "sollecitazione" e deciso che sì, si sarebbero messi in casa un profugo. Non solo: non soddisfatti hanno anche deciso di creare un sito dove altri cittadini tedeschi possono offrire ospitalità a un richiedente asilo trattandolo esattamente come farebbe con qualsiasi altro inquilino.

Quello dell'immigrazione è un tema molto sentito in Germania, paese i cui nel 2014 sono pervenute 200mila richieste di asilo da parte di cittadini provenienti in prevalenza da Siria, Libia e altri paesi in guerra. Un autentico "assedio" che – come era ovvio – ha finito per creare tensioni sociali simili a quelle che si registrano in Italia, dove pure il numero di richieste di "protezione" è sensibilmente più basso (fino a luglio 2014 erano state 25mila). Nei confronti dei profughi, in Germania come in Italia, monta la rabbia di milioni di cittadini e si diffondono bufale sui presunti privilegi. In questo quadro una coppia di giovani, Mareike Geiling e Jonas Kakoschke, rispettivamente 28 e 31 anni, ha deciso di intervenire: "Qui in Germania i rifugiati non possono fare praticamente niente, perché non hanno permessi per lavorare”, ha dichiarato Jonas. “Non sanno la lingua, non sanno dove andare e non conoscono nessuno. Così abbiamo deciso di fare qualcosa”.

I due hanno aperto un sito – Refugees Welcome su cui si sono registrate 400 persone non solo in Germania, ma anche in Austria. Il portale ha preso piede da poco, quindi al momento solo 18 i rifugiati hanno preso casa: 10 a Berlino, due a Francoforte e gli altri sei nel resto del paese. Mareike e Jonas hanno ospitato un maliano di 39 anni, che paga un affitto di 400 euro al mese e offre il suo contributo ance per cucinare e fare le pulizie, come farebbe qualsiasi altro coinquilino. L'uomo ha raccontato ai media tedeschi: "Quando Mareike e Jonas mi hanno proposto di vivere con loro, non ci credevo, perché di solito ai tedeschi non piace vedere in giro persone come noi. Figuriamoci averle in casa”.