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Ilva, morto operaio malato. I colleghi lo avevano aiutato con una colletta

Non ce l’ha fatta Stefano Delli Ponti, operaio 39enne che aveva contratto il tumore al collo per ben due volte nel giro di un anno. I suoi colleghi dell’Ilva di Taranto avevano sottoscritto un documento per devolvere il corrispettivo di 9mila ore di lavoro in suo favore.
A cura di Susanna Picone
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Stefano Delli Ponti, 39enne operaio dell’Ilva di Taranto, si è spento questa mattina. L’ha ucciso un tumore al collo che l’uomo aveva contratto per due volte nel giro di un anno, nel 2011. Delli Ponti stava sostenendo costosissime spese per curarsi e la sua storia era finita sulle cronache nazionali anche perché l’operaio aveva ricevuto la solidarietà di molti colleghi dello stabilimento siderurgico pugliese. Circa tremila dipendenti dell’Ilva avevano, infatti, sottoscritto un documento per devolvere il corrispettivo di novemila ore di lavoro o di ferie in favore del collega malato.  L’Ilva aveva versato all’uomo 20mila euro dopo le sollecitazioni dei colleghi che per lui avevano tenuto anche dei presidi.

La gara di solidarietà nei confronti dell’operaio – L’operaio lavorava nello stabilimento siderurgico di Taranto dal 1999 e aveva svolto servizio prima in acciaieria e poi come macchinista della movimentazione ferroviaria. Il 39enne lascia la moglie e due bambini piccoli, di tre e otto anni. L’Usb (Unione sindacale di base) ha comunicato che i funerali si terranno domani, alle 11, presso la chiesa Sant’Egidio a Tramontone.

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