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Ilva, a Taranto un aumento enorme dei tumori. Per le donne dal 24 al 100%

La mortalità nell’area di Taranto continua ad aumentare, +1% nel 2009 rispetto all’anno precedente. È spaventoso in particolare l’aumento dei tumori per le donne. Questo secondo i dati aggiornati al 2009 e forniti dal ministro della Salute Renato Balduzzi.
A cura di Susanna Picone
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 La mortalità nell’area di Taranto continua ad aumentare, +1% nel 2009 rispetto all’anno precedente. È spaventoso in particolare l’aumento dei tumori per le donne. Questo secondo i dati aggiornati al 2009 e forniti dal ministro della Salute Renato Balduzzi.

Gli ultimi allarmanti dati che riguardano l’inquinamento e la mortalità nell’area dell’Ilva di Taranto sono quelli contenuti nell’aggiornamento 2009 del progetto “Sentieri” dell’Istituto Superiore di Sanità. Dati che il ministro della Salute Renato Balduzzi sta illustrando nella città pugliese nel corso di un incontro in Prefettura con le associazioni ambientaliste. L’incontro, convocato direttamente dal ministro Balduzzi, è necessario per esaminare la situazione che si vive a Taranto. Quanto emerge dal rapporto è allarmante: la mortalità nell’area di Taranto continua ad aumentare notevolmente. Nel 2009 è dell’11% superiore rispetto alle aspettative di morte di tutti i cittadini pugliesi, nel 2008 era del 10%. I numeri ancora più inquietanti sono quelli che riguardano l’aumento dei tumori nelle donne: in relazione ai due periodi indagati si registra un aumento che va dal 24 al 100 percento. I dati che riguardano i tumori femminili sono stati resi noti dal presidente di Pacelink, Alessandro Marescotti, che sta partecipando all’incontro col Balduzzi. Allarme anche per i bambini: sono in aumento le malattie nel primo anno di vita.

Balduzzi parla di una situazione complessa – Lo stesso ministro ha affermato quanto sia complessa la situazione di Taranto: “Credo sia necessario uno sforzo, anche da parte della sanità pubblica per un monitoraggio sanitario costante e un piano di prevenzione nei confronti dei lavoratori, dei bambini, di tutti, con iniziative mirate”. Lo stesso allarme è stato lanciato dall’assessore alla Sanità in Puglia, il quale ha affermato che questi numeri in aumento ricalcano quelli già circolati nei tempi scorsi. Mancavano, all’incontro in Prefettura, i rappresentanti del Comitato donne per Taranto che per protesta non si sono presentati e non è presente nemmeno il dipendente Ilva Cataldo Ranieri, del comitato “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti” perché, da quanto è stato reso noto, l’azienda di Taranto non gli avrebbe dato il consenso a uscire dallo stabilimento. Con oggi e con i numeri allarmanti del ministero della Salute si apre così una nuova settimana importante per il futuro dell’Ilva e dei suoi lavoratori dato che nelle prossime ore sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale l’Aia, Autorizzazione integrata ambientale, per l’esercizio dell’attività industriale. Domani, inoltre, sarà il giorno del ministro dell’Ambiente Clini che a Bari parteciperà, insieme a Balduzzi, a una tavola rotonda sul caso Ilva.

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