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Il ricordo di Carmela, morta tra le braccia del figlio: “Donna semplice e dedita al lavoro”

Dolore a Venetico, dove tutti conoscevano Carmela Bucca, la donna di 53 anni colpita al volto da un grosso gancio attaccato alla gru di un camion.
A cura di S. P.
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Una donna semplice, per bene, dedita al lavoro e molto religiosa. Viene descritta così Carmela Bucca, la cinquantatreenne morta martedì mattina in un drammatico incidente avvenuto sulla statale 113 tra Spadafora e Venetico, nel Messinese. All’indomani del dramma, i vicini di casa, gli amici e i parenti – che proprio non riescono a darsi pace per una morte così assurda -hanno per lei solo parole d’affetto. Madre di due figli, tutti conoscevano Carmela nella zona in cui è avvenuto l’incidente. Residente a Torregrotta (Messina), di fatto ha trascorso gran parte della sua vita nell’attività di Venetico. Come scrivono i quotidiani locali, insieme al marito e con l’aiuto dei figli, la vittima da una ventina di anni gestiva un panificio ed era molto apprezzata anche per il suo lavoro. E a lavoro stava andando anche ieri mattina, quando è stata colpita al volto da un elemento sporgente di un camion.

La donna morta tra le braccia del figlio – Tutto è accaduto in pochi attimi: Carmela si trovava sul bordo della strada, in attesa di attraversare insieme al figlio. Faceva quella strada ogni giorno, a quell’ora, per andare a lavorare. Il figlio, che ha assistito al drammatico incidente, ha tentato inutilmente di soccorrerla ma l’ha vista morire tra le sue braccia. I carabinieri, dopo avere esaminato le immagini delle telecamere installate nella zona, sono riusciti a risalire all’autista del mezzo pesante, che a quanto pare non si è accorto di nulla. Dopo l’incidente, infatti, il guidatore ha continuato indisturbato la sua corsa.

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