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Il primo archivio che raccoglie i quaderni scolastici di tutto il mondo: accade a Milano

Sono già state digitalizzate 30 mila pagine: quaderni di grammatica o di poesia, diari o semplici appunti, i documenti raccolti provengono da tutto il mondo e alcuni sono antichissimi. Così l’associazione Quaderni Aperti racconta la storia: attraverso la voce dei bambini.
A cura di Federica D'Alfonso
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"El III aniversario de la Liberaciòn de Barcelona", dettato sul quaderno di una ragazza spagnola, 1941-42.
"El III aniversario de la Liberaciòn de Barcelona", dettato sul quaderno di una ragazza spagnola, 1941-42.

Tornare indietro nel Brasile degli anni Venti attraverso la grafia incerta di una bambina di otto anni, o nell’India del Movimento di indipendenza attraverso gli esercizi di scrittura di un ragazzino del Tamil Nadu: fare storia attraverso le pagine dei quaderni scolastici è possibile. È quello che l’associazione culturale Quaderni Aperti tenta di fare da ormai dieci anni, raccogliendo e digitalizzando migliaia di documenti provenienti da tutto il mondo: il risultato, un grande archivio fatto di pensieri, colori e allegria.

Quaderni Aperti  nasce a Milano, e dal 2005 raccoglie e digitalizza centinaia di quaderni scolastici provenienti dalle più svariate parti del mondo: dalla Finlandia al Giappone, passando per la Germania  fino al Ghana, quest’associazione no profit ha raccolto negli anni oltre 30 mila pagine che compongono un vastissimo archivio digitale opensource che va dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. L’obiettivo, quello di condividere liberamente tutto il potenziale racchiuso in questi piccoli tesori, considerati un’importantissima fonte storica.

"Composition" (tema scolastico) di una bambina delle elementari del Norfolk (UK), 1912: "La stagione che mi piace di più". "Mi piace di più l'estate. Perché possiamo giocare nel campo, e giocare nella piantagione, e portare alla mamma dei bastoni. Partiamo e stiamo nella casa estiva al lago".
"Composition" (tema scolastico) di una bambina delle elementari del Norfolk (UK), 1912: "La stagione che mi piace di più". "Mi piace di più l'estate. Perché possiamo giocare nel campo, e giocare nella piantagione, e portare alla mamma dei bastoni. Partiamo e stiamo nella casa estiva al lago".

È così che attraverso la calligrafia di un bambino di Tallin possiamo tornare indietro nell’Estonia russa del 1911, o scoprire come una piccola bambina di Norfolk passava le sue estati nel 1912: è lei che ci spiega perché l’estate è la stagione più bella, “perché possiamo giocare nel campo, e giocare nella piantagione, e portare alla mamma dei bastoni. Partiamo e stiamo nella casa estiva al lago”. Alcuni dei documenti digitalizzati sono dei veri e propri tesori inestimabili: come le copertine dei quaderni cinesi durante la Rivoluzione Culturale o quelli dei piccoli studenti indiani del 1950, ricoperti dai ritratti degli ispiratori del Movimento indipendentista.

Attraverso la vita quotidiana dei bambini Quaderni Aperti ha elaborato un nuovo modo di concepire ed insegnare la storia: per questo, le iniziative organizzate dall’associazione non si fermano al digitale. I contenuti dei documenti sono spesso oggetto di mostre, laboratori e seminari anche per i più grandi: per comprendere, analizzare e valorizzare i diversi contesti educativi e pedagogici, e attraverso questi costruire un dialogo costante che vada oltre i confini geografici.

Quaderno dei kanji di un bambino giapponese, fine anni '90. Gli jōyō kanji sono una lista di 2136 caratteri creata nel 1981 dal Ministero dell'Educazione giapponese, e rappresenta la base dei caratteri da imparare durante il periodo di istruzione obbligatoria (1006 durante la scuola primaria, in aggiunta a 46 hiragana e 46 katagana, le "sillabe" giapponesi).
Quaderno dei kanji di un bambino giapponese, fine anni '90. Gli jōyō kanji sono una lista di 2136 caratteri creata nel 1981 dal Ministero dell'Educazione giapponese, e rappresenta la base dei caratteri da imparare durante il periodo di istruzione obbligatoria (1006 durante la scuola primaria, in aggiunta a 46 hiragana e 46 katagana, le "sillabe" giapponesi).

In questo senso, il progetto di Quaderni Aperti è estremamente ambizioso: l’obiettivo è quello di portare il proprio approccio alla raccolta di documenti didattici anche all’estero. Per farlo, l’associazione ha lanciato un progetto di crowdfunding finalizzato a raccogliere i fondi necessari a creare il primo archivio digitale di quaderni di scuola da tutto il mondo: l'Exercise Books Archive è ora in fase di elaborazione, con già 400 quaderni provenienti dall'Australia, Brasile, Canada e Stati Uniti. Tutti i documenti digitalizzati sono disponibili sul sito ufficiale e anche su Facebook, dove dal 2008 “Quadernini” racconta questo approccio innovativo alla storia anche agli utenti del social network.

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