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Il presidente Sergio Mattarella: “L’Ue sconfiggerà il vento del sovranismo con l’integrazione”

In una lunga intervista rilasciata alla rivista francese Politique Internationale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commentato: “Il vento del sovranismo non minaccerà l’esistenza dell’Ue, ma sui migranti bisogna lavorare insieme per trovare rapidamente una soluzione veramente europea”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato una lunga intervista a Richard Heuzé, pubblicata da Politique Internationale, rivista trimestrale francese, con il titolo "Francia-Italia: una relazione indistruttibile". Nel dialogo con il giornalista, corrispondente di Le Figaro per l'Italia, Mattarella ha toccato i temi più importanti della geopolitica attuale, dall'emergenza migranti alla difesa dell'Europa dal "vento del sovranismo". Un gran numero di Paesi "si trova in situazioni senza precedenti. Ma non credo che questi cambiamenti possano avere conseguenze sul funzionamento del Parlamento, della Commissione e del Consiglio europeo, e meno ancora minacciare l'esistenza dell'Unione – ha detto il presidente della Repubblica – La logica storica che sottende all'integrazione è più forte di tutte le polemiche, di tutte le contestazioni e di tutte le deviazioni".

Mentre sulla questione migranti, al centro dell'agenda politica dell'Ue, Mattarella ha commentato: "Questi flussi migratori, soprattutto per la loro intensità, hanno costituito un fenomeno nuovo per l’Ue. Avevamo a disposizione degli strumenti classici, come la politica dell’asilo, fino ad allora praticata in un contesto politico, economico e sociale completamente diverso. Ma – ha continuato Mattarella – non siamo stati in grado di analizzare e anticipare le conseguenze della destabilizzazione di un certo numero di paesi del Medio Oriente né della crisi umanitaria dell’Africa".

Per Mattarella la risposta è "lavorare, con rapidità ed energicamente, a soluzioni veramente europee: canali di migrazione legali; misure per combattere i trafficanti di esseri umani; mezzi per migliorare le condizioni di vita nei paesi di provenienza", ha insistito il presidente della Repubblica. Ma soprattutto "non bisogna perdere di vista il fatto che le migrazioni non si dirigono mai verso un solo Paese dell’Unione, ma verso l’Europa nel suo complesso – ha concluso Mattarella – Soltanto una soluzione europea può consentirci di padroneggiare un fenomeno che rischia di scuotere il continente. Questo sarà uno dei temi principali della prossima legislatura europea".

Il rapporto tra Italia e Francia secondo Mattarella

"I nostri due paesi sapranno trovare un accordo su una questione delicata come quella delle estradizioni", ha annunciato il capo dello Stato parlando dei rapporti tra Roma e Parigi. "Il nostro Paese ha sofferto molto durante gli anni di piombo. Siamo riusciti a sconfiggere il terrorismo senza mai derogare in alcun modo alle regole della democrazia e alle garanzie di diritto – ha continuato Mattarella – Ecco perché oggi l’esigenza di giustizia è così fortemente sentita dal popolo italiano". E rispetto alla crisi diplomatica tra Italia e Francia, Mattarella ha sottolineato come il momento sia superato, infatti "il Forum economico che si è tenuto il primo marzo a Versailles, e che ha riunito le organizzazioni degli imprenditori dei nostri due paesi, la Confindustria e il Medef, ha dimostrato che i nostri rapporti di lavoro non hanno subito lacerazioni", ha concluso il presidente.

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