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Il premier Giuseppe Conte: “Il 4 marzo rivoluzione gentile, non siamo banda di scriteriati”

Il premier Giuseppe Conte a Cernobbio: “Il 4 marzo si è realizzato un successo in altri momenti della storia mai visto, una rivoluzione gentile”. E sul crollo del ponte Morandi a Genova: “Non siamo per le nazionalizzazioni, non siamo per le privatizzazioni ma per una gestione efficiente delle risorse pubbliche”.
A cura di Susanna Picone
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“Il 4 marzo si è realizzato un successo in altri momenti della storia mai visto, una rivoluzione gentile. Interrotto il rapporto tra le elite politiche che governavano da tempo e il cittadini”. Con queste parole il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è presentato per la prima volta alla platea di Cernobbio al Forum Ambrosetti. “Cosa significa cambiamento?”, ha aggiunto il premier – “Siamo stati accusati di essere populisti, sovranisti. Io sono un giurista. Nell’articolo 1 della nostra Costituzione, la sovranità appartiene al popolo. Per noi il cambiamento è guardare nell’interesse dei cittadini e provare a fare tutti gli sforzi per tutelarli”. Giuseppe Conte ha descritto un governo coeso e ha assicurato che “siamo tutte persone ragionevoli” e “non una banda di scriteriati”. “Le parole sono una cosa, i fatti un'altra – ha detto il presidente del Consiglio durante il suo discorso al Forum Ambrosetti – vorremmo essere giudicati dai fatti. Siamo molto coesi, leggo di discussioni sui giornali con i ministri, di fibrillazioni e discussioni varie, ma se poteste assistere alle riunioni del consiglio dei ministri vi annoiereste, non ci sono grandi discussioni, c'è un franco dialogo”.

Conte sul ponte Morandi: "Siamo per gestione efficiente delle risorse pubbliche" – Conte è tornato nuovamente anche a parlare del crollo del ponte Morandi a Genova e dell’eventuale revoca della concessione ad Autostrade. “Non siamo per le nazionalizzazioni, non siamo per le privatizzazioni ma per una gestione efficiente delle risorse pubbliche”, ha spiegato il premier aggiungendo che “d’ora in poi quando ci affideremo ai privati consentiremo la remunerazione dell’investimento. Sappiamo cos’è il rischio di impresa e lo sconteremo ma sappiamo anche cosa significa depredare le risorse pubbliche e non lo consentiremo più”.

Mai valutato l'uscita dall'euro – “Vi posso assicurare che non abbiamo mai valutato l'uscita dall'euro o di distacco dall'Europa”, così ancora Conte al Forum di Cernobbio. “Abbiamo una prospettiva quinquennale. Ogni tanto i giornali parlano di elezioni anticipate, dimostreremo che non è così con la manovra economica che stiamo varando, che mira a esercitare una politica in prospettiva di cinque anni. Alcune misure saranno varate con gradualità”, ha spiegato.

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