Il Papa potrà mandare in pensione i vescovi anche prima dei 75 anni
Da oggi in poi il Papa potrà disporre il pensionamento dei vescovi anche prima dei 75 anni previsti per i prelati. Da oggi infatti entrano in vigore le nuove norme "sulla rinuncia dei vescovi diocesani e dei titolari di uffici di nomina pontificia" appena firmate da Bergoglio. Il documento in particolare raccoglie tutte le norme relative alle dimissioni dei vescovi e dei curiali per motivi di età e di salute o per altre ragioni, chiarendo alcuni aspetti fino ad ora confusi dopo le continue modifiche dei precedenti Pontefici. Fino ad oggi in effetti le norme in merito erano sparse in vari testi, in particolare firmate da Paolo VI e Giovanni Paolo II. Il testo, che ha fatto chiarezza in materia, oltre a ribadire a tutti i capi-dicastero della curia romana, cardinali compresi, che sono "tenuti" a presentare la rinuncia e ad andare in pensione a 75 anni, ricorda che anche prima del 75esimo anno di età il Papa"può ritenere necessario chiedere a un vescovo di presentare la rinuncia all'ufficio pastorale, dopo avergli fatto conoscere i motivi di tale richiesta ed ascoltate attentamente le sue ragioni, in fraterno dialogo".
"I vescovi non si pavoneggino"
"Fare il Vescovo non è un'onorificenza ma è un servizio" ha spiegato poi Papa Francesco ai fedeli in Piazza San Pietro, aggiungendo: "È triste quando si vede un uomo che cerca questo ufficio e che fa tante cose per arrivare là e quando arriva là non serve, si pavoneggia, vive soltanto per la sua vanità". "I santi vescovi ci mostrano che questo ministro non si cerca , non si chiede, non si compra ma si riceve abbassandosi come Gesù che umiliò se stesso fino alla morte" ha proseguito Bergoglio durante l’udienza generale, concludendo: "Non va quando si dice ‘quest'uomo ha fatto la carriera ecclesiastica ed è diventato vescovo'. L'episcopato è un servizio. Gesù ha voluto questa unione di tutti i fedeli col vescovo. Se manca è una Chiesa malata".
