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Il Papa a Rio incontra i vescovi. Lombardi: “E’ inesauribile, ma speriamo non esageri”

GMG in Brasile quasi al termine: dopo la Via Crucis a Copacabana, Bergoglio celebra la cerimonia nella cattedrale di Rio con mille prelati. E il portavoce vaticano: “Finora ce l’ha fatta molto bene, ma speriamo non esageri”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Non risparmiamoci nel formare i giovani". E' questo il compito che Papa Francesco affida ai vescovi incontrati oggi nella cattedrale di San Sebastiano a Rio de Janeiro, dopo la Via Crucis di ieri a Copacabana. Il Papa ricorda che gli uomini di Chiesa sono "chiamati ad annunciare il Vangelo" ed evoca le parole del mandato di Gesù: "Andate e fate discepoli tutti i popoli. Cristo, luce per il cammino, e diventino costruttori di un mondo più fraterno", ha chiesto durante l'omelia. "Purtroppo, in molti ambienti, si è fatta strada una cultura dell'esclusione, una ‘cultura dello scarto': non c'è posto né per l'anziano né per il figlio non voluto; non c'è tempo per fermarsi con quel povero sul bordo della strada. A volte sembra che per alcuni, i rapporti umani siano regolati da due ‘dogmi' moderni: efficienza e pragmatismo". Ai prelati Bergoglio rammenta che si può essere "missionari" anche in patria, senza dover andare molto lontano

"Certo, – riflette il Papa – molti di fronte a questo invito potrebbero sentirsi un po' spaventati, pensando che essere missionari significhi lasciare necessariamente il Paese, la famiglia e gli amici. Ricordo il mio sogno da giovane: andare missionario nel lontano Giappone. Dio, però, mi ha mostrato che la mia terra di missione era molto più vicina: la mia patria. Aiutiamo i giovani a rendersi conto che essere discepoli missionari è una conseguenza dell'essere battezzati, è parte essenziale dell'essere cristiani, e che il primo luogo in cui evangelizzare è la propria casa, l'ambiente di studio o di lavoro, la famiglia e gli amici".

 Papa Francesco è arrivato quasi al termine della Gmg in Brasile e "sembra proprio inesauribile. Speriamo che non esageri, ma certamente fino ad ora ce l'ha fatta molto bene e mi pare che i giovani apprezzino molto che lui dia tanta energia per loro". E' il commento di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, in una intervista alla Radio Vaticana. Ha ricordato anche l'incontro di ieri coi detenuti: "E' stato  un momento particolarmente importante perché, come sappiamo, Papa Bergoglio con i detenuti giovani ha una lunga familiarità, ha anche un'amicizia perdurante con un gruppo di loro". Lombardi non esclude inoltre che nei loro confronti possa esserci  "una misura di clemenza, per cui questo incontro prelude anche ad una nuova possibilità nella loro vita".

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