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Il mistero sulla malattia di Marchionne: cosa ha colpito l’ormai ex amministratore di FCA

Massimo il riserbo sullo stato di salute dell’ormai ex ad di Fca Sergio Marchionne, ricoverato in condizioni gravissime in una clinica di Zurigo. Nulla filtra dall’Universitätsspitall, l’ospedale in cui si trova. Neanche le ipotesi riguardo una malattia oncologica ai polmoni, hanno trovato conferma.
A cura di Biagio Chiariello
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Da ormai tre giorni è massimo riserbo sullo stato di salute dell'ormai ex ad di Fca Sergio Marchionne, ricoverato in condizioni gravissime in una clinica di Zurigo. Solo voci e nessuna comunicazione ufficiale. Domenica si era diffusa la drammatica notizia secondo cui il manager 66enne, in terapia intensiva, fosse in coma irreversibile. Il giorno dopo è arrivata la lettera da parte dell'ex legale degli Agnelli, Franzo Grande Stevens, al Corriere della Sera, nella quale si fa chiaro riferimento alla incapacità del manager "di sottrarsi al fumo continuo delle sigarette" e che ha sostenuto le ipotesi riguardo una malattia oncologica che avrebbe colpito Marchionne alla parte alta dei polmoni. Per quanto tale circostanza al momento non trovi alcuna conferma ufficiale, la dipendenza dal tabacco non era un certo mistero sull'Ad di Fiat, abituato a fumare tre pacchetti di sigarette al giorno. La compagna Manuela Battezzato per qualche tempo l’aveva convinto a smettere, circa un anno fa, ma senza troppa convinzione, al punto da fargli spesso esclamare con il sorriso: ​"Saranno la mia morte". Una frase che oggi sicuramente non fa più ridere.

In precedenza Fca, ufficializzando in un comunicato la sua uscita di scena – cause di forza maggiore – e la nomina del nuovo ad Mike Manley, riferiva che le condizioni di Marchionne si erano aggravate dopo un delicato intervento chirurgico a una spalla, subito a fine giugno, in seguito a "complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria", spiegando che il manager non avrebbe potuto "riprendere la sua attività lavorativa". Circostanza confermata dal presidente di Fca, John Elkann in una lettera indirizzata ai dipendenti. "È con profonda tristezza – si legge nel testo – che vi devo dire che le condizioni del nostro amministratore delegato, Sergio Marchionne, che di recente si è sottoposto a un intervento chirurgico, sono purtroppo peggiorate nelle ultime ore e non gli permetteranno di rientrare in Fca". Una situazione definita dallo stesso Elkann "impensabile" fino a poche ore prima.

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