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Il mistero della scomparsa di Sneha: sparita l’11 settembre 2001 e mai più trovata

La donna che abitava a New York dichiarata come vittima del crollo delle Twin Towers ma i suoi resti non sono mai stati ritrovati così come non è mai stata accertata la sua presenza sul posto.
A cura di A. P.
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Nonostante siano passati quindici anni da quel terribile giorno dell'11 settembre 2001 quando in un attacco terroristico due aerei distrussero le torri gemelle di New York, sono ancora molti i misteri irrisolti su quell'episodio. Uno di essi riguarda sicuramente Sneha Anne Philip, una giovane  dottoressa statunitense di origine indiana che dopo diverse inchieste contrastanti un tribunale di New York ha ufficialmente proclamato come la vittima del crollo delle Twin Towers.

Il fatto è che i suoi resti non sono ma stati trovati ma fatto ancora più importante è che non è stato mai trovato memento alcun elemento della sua presenza sul posto prima dell'attacco terroristico e del crollo. Sneha in effetti abitava a Lower Manhattan ed è stata ripresa da una telecamera di sorveglianza vicino al suo appartamento prima dell'attentato, ma da allora di lei si sono perse le tracce. Per i familiari, che hanno condotto anche un'inchiesta privata rivolgendosi a investigatori privati, la donna avrebbe cercato di prestare aiuto al World Trade Center vista la sua formazione medica e la vicinanza dal posto e lì avrebbe perso la vita.

In realtà un'inchiesta della polizia di New York aveva rivelato una sorta di doppia vita della donna alle prese con problemi di coppia e relazioni e extraconiugali oltre a difficoltà di lavoro, con alcol e sostanze stupefacenti, ipotizzando per questo una fuga volontaria approfittando del caos degli attentati. In realtà non c'è alcun elemento che possa dimostrare concretamente questa tesi  quindi un tribunale di New York l'ha ufficialmente proclamata come la vittima numero 2751 del crollo delle Twin Towers.

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