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Il ministro Trenta: “Taglieremo il numero dei cappellani militari risparmiando 15 milioni”

Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, annuncia un taglio del numero dei cappellani militari. Una riduzione del 25% dell’organico che dovrebbe portare a un risparmio di 15 milioni di euro in 5 anni, secondo il ministro. “Gli uffici competenti stanno valutando le vie normative percorribili per concretizzare quanto prima l’intesa”, afferma Trenta.
A cura di Stefano Rizzuti
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Una riduzione del 25% in termini di organico e un risparmio di 15 milioni di euro in cinque anni: questo è l’obiettivo prefissato dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, con i tagli previsti per i cappellani militari. I cappellani militari rispondono all’ordinariato militare per l’Italia della Chiesa cattolica e prestano servizio a livello territoriale con funzioni di assistenza spirituale. Sono equiparati agli ufficiali delle forze armate e i loro stipendi, secondo quanto riportato dall’Espresso, nel 2015 sono costati 10 milioni di euro. Attualmente l’organico dei cappellani in servizio nelle caserme italiane è di circa 200 persone. In un’intervista all’Adnkronos, il ministro Trenta ha annunciato il taglio previsto, parlando di una “rivisitazione” del sistema e definendo “grandissime fake news” l’ipotesi di un cambio di rotta da parte del governo sul tema.

Chi ha parlato di giravolta – sostiene Trenta – ha diffuso un'altra grandissima fake news perché è esattamente il contrario: in base a un'intesa siglata tra lo Stato Italiano e lo Stato Vaticano andiamo verso una rivisitazione dell'ordinamento dei cappellani militari, che tra le altre cose prevede un taglio dell'organico e una riduzione del trattamento economico accessorio per un risparmio che, secondo le nostre stime, dovrebbe raggiungere quasi i 3 milioni di euro all'anno”. Ora sono allo studio gli adempimenti da compiere per poter procedere in questa direzione. Il ministro spiega ancora che “gli uffici competenti, dietro iniziativa della presidenza del Consiglio dei ministri a cui compete la materia, stanno valutando le vie normative percorribili per concretizzare quanto prima l'intesa”.

Il Vicario dell'Ordinariato: ‘Siamo sotto organico'

Ma il vicario generale dell'Ordinariato militare per l'Italia, monsignor Angelo Frigerio, parlando sempre con l'Adnkronos ha replicato spiegando che i cappellani militari, ad oggi, sono 140, mentre l'organico ne prevede 204: "Siamo sotto organico di 64 unità". "L'ordinario militare Santo Marcianò, nominato dal Papa nel 2013, sta facendo un'ottima selezione. I criteri naturalmente sono diventati più stringenti anche alla luce degli scandali nella Chiesa. Di fatto, anche oggi facciamo risparmiare il bilancio dello Stato per necessità. Dal 2012 ad oggi, il risparmio è all'incirca pari a 30 cappellani all'anno. Nel 2018, contrariamente a quanto si è conteggiato, i cappellani militari sono costati 5 milioni di euro allo Stato, non nove milioni".

No a un ritorno alla leva militare obbligatoria

Il ministro Trenta, durante l’intervista, torna anche su un altro tema caro ai suoi colleghi di governo della Lega: il possibile ritorno alla leva militare obbligatoria. “Un’idea romantica – secondo il ministro – ma inadeguata rispetto agli standard attuali, inconciliabile rispetto all'attuale professionismo dei nostri militari. Da alcune parti politiche ho sentito dire che servirebbe ad educare i nostri giovani o a ristabilire il senso civico. Ebbene se i giovani hanno perso il senso di appartenenza al territorio chi deve farsi qualche domanda è proprio la politica, che dovrebbe dare il buon esempio. E poi riguardo all'educazione è compito della scuola e della famiglia, occorre aiutare e supportare i genitori e gli insegnanti in questo percorso, fornirgli gli strumenti adeguati”.

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