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Il ministro Kyenge serve il pranzo di Natale nel centro profughi

Il ministro per l’Integrazione si improvvisa cuoca e cameriera nel centro profughi di via Astalli il giorno di Natale.
A cura di Redazione
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Una visita insolita e con alcuni retroscena decisamente particolari: è questo in estrema sintesi il bilancio del giorno di Natale di Cecile Kyenge. Il ministro per l'Integrazione ha infatti deciso di passare il giorno di Natale nel centro Astalli di Roma, un punto di accoglienza per i profughi gestito dai gesuiti. Come racconta il Corriere della Sera: "Dopo aver indossato un grembiule, dei guanti e un cappellino bianco, il ministro ha prima impilato i piatti di plastica e poi ha servito la pasta agli ospiti in attesa, mentre le figlie Giulia e Maisha hanno tagliato panettoni e pandori e distribuito le arance. Alcuni ospiti del centro hanno riconosciuto il ministro: «Grazie per essere qui» ha detto uno di loro. Lei più tardi ha spiegato il senso della sua presenza tra i rifugiati. «Ho voluto mangiare quello che mangiano loro e soprattutto servirli. Una persona che siede nelle istituzioni – ha chiarito – deve dimostrare di essere tra la gente e servire gli altri»

Una visita che per di più è servita anche a rispondere alle indiscrezioni, tra l'altro alimentate dallo stesso ministro, su una possibile separazione del ministro dal marito. Al centro infatti era presente anche Domenico Grispino, "in disparte" ma comunque la fianco della moglie dopo le polemiche a mezzo stampa delle ultime settimane. Insomma, un Natale insolito, in attesa dei primi cruciali mesi del 2014, con la discussione sul progetto dello ius soli temperato ed i sempre precari equilibri interni al Governo Letta.

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