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Opinioni

Il M5S sceglie i candidati alle Europee con le primarie più veloci della storia

Oggi si vota per scegliere i candidati del M5S alle imminenti elezioni europee, ma è polemica per i tempi “fulminei” di presentazione della candidature e voto degli iscritti.
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Come annunciato qualche giorno fa da Beppe Grillo, gli iscritti al Movimento 5 Stelle hanno la possibilità di scegliere i candidati alle elezioni europee del 25 maggio, attraverso una procedura di selezione interna online (con tanto di ballottaggio). Dopo una fase di raccolta e presentazione della candidature "velocissima", che ha provocato più di qualche mal di pancia tra iscritti e potenziali candidati, è arrivato il giorno della prima fase di voto. Si vota infatti dalle 10 alle 21 di oggi, anche se appare abbastanza singolare che l'annuncio sia stato pubblicato sul blog di Grillo solo alle 14:11, con pochissime informazioni specifiche: "Oggi dalle 10 alle 21 si procederà al primo turno delle elezioni per determinare i candidati nelle liste per il Parlamento europeo del MoVimento 5 Stelle. E' possibile scegliere fino a tre candidati tra coloro che si sono proposti."

Una singolarità che si somma alle tante critiche sulla gestione di questo delicato passaggio. A riassumerle è Vittorio Bertola: "A quanto pare, senza nessun preavviso adesso dovremmo collegarci e votare entro stasera i candidati per le europee, scegliendo in brevissimo tempo tra centinaia di profili in buona parte incompleti perché i candidati non hanno avuto il tempo di riempirli o la piattaforma ha dato problemi tecnici. Nemmeno a noi è stato dato modo di organizzare anche solo un elenco o una presentazione dei candidati al pubblico… Il rischio è un voto casuale che finisca per mandare in lista candidati impreparati o inaffidabili". Ma sono molte anche le perplessità sul poco tempo dato ai candidati per "presentarsi al meglio", con un'accelerazione improvvisa e secondo taluni perfino immotivata. Se è vero infatti che le scadenze "tecniche" si avvicinano, è allo stesso tempo vero che la data delle elezioni europee è fissata da tempo e ha poco senso che a "pagare" i ritardi organizzativi dello staff del Movimento 5 Stelle siano elettori ed aspiranti candidati.

Anche perché in questa tornata elettorale il Movimento proverà a mettere in pratica alcuni meccanismi di democrazia diretta di cui si discute da tempo e sulla cui attuazione permangono tante perplessità. Ad esempio, come vi abbiamo raccontato nel dettaglio, con l'introduzione del meccanismo del recall "le “dimissioni per grave inadempienza” scatteranno se “almeno 500 iscritti al M5S residenti nella circoscrizione nella quale il deputato è stato eletto abbiano motivatamente proposto di dichiararlo gravemente inadempiente” e la proposta sia stata “approvata mediante votazione in rete a maggioranza dagli iscritti al MoVimento 5 Stelle al 30/6/2013 residenti nella circoscrizione nella quale il deputato è stato eletto”. La cosa singolare è la penale, che scatterà nel caso in cui il deputato, pur sfiduciato, non si dimettesse: 250mila euro da versare al Comitato Promotore Elezioni Europee MoVimento 5 Stelle che lo devolverà ad ente benefico".

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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