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“Il liquido nel sarcofago? E’ un elisir di lunga vita”. Lanciata petizione per berlo

Della semplice acqua di scolo nella quale erano immersi tre scheletri trovati in un sarcofago è stata scambiata da degli ingenui creduloni per un elisir di lunga vita.
A cura di Davide Falcioni
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La fantasia può veramente essere illimitata, come dimostra la petizione lanciata su Change.org e riguardante l'apertura di un sarcofago ad Alessandria D'Egitto contenente tre scheletri – probabilmente vissuti ai tempi dei faraoni – immersi in un liquido rosso. Che si tratti di pura e semplice acqua di scolo non ci sono dubbi ed è stato detto e ribadito anche da archeologi e persino ministri, eppure a qualcuno è venuta la brillante idea affinché quel liquido stagnante potesse essere bevuto, in quanto rappresenterebbe un vero e proprio elisir di lunga vita. Il dato cuirioso e preoccupante è che oltre 11mila persone hanno firmato la petizione.

Gli scheletri dei tre presunti soldati sono stati trovati immersi in quel liquido rossastro che ha acceso le più fervide fantasie. C'è chi ha ipotizzato che potesse trattarsi del loro sangue, invece non è altro che acqua putrida. La vicenda ha avuto una eco tale che il ministro responsabile dei beni storici e culturali dell'Egitto ha dovuto chiarire in prima persona che quel liquido non proviene dai resti scheletrici e non contiene naturalmente alcun elisir di lunga vita. Neanche di mercurio rosso si tratta, bensì di pura e semplice acqua di scolo, penetrata nella tomba nel corso dei secoli e lì rimasta a lungo.

Ovviamente la spiegazione razionale non ha convinto tutti così è stata lanciata una petizione affinché quel liquido "dell'oscuro sarcofago maledetto" potesse essere ingerito per "assumere i suoi poteri". "Abbiamo bisogno di assumere il potere dell'elite d'Egitto", si legge in un commento. Mentre un altro recita: "Chi può sapere quali poteri quel succo abbia? Probabilmente ne ha di illimitati". L'unica cosa certa è che l'odore di quell'acqua stagnante è così riluttante che persino avvicinarcisi potrebbe far desistere anche i più fervidi complottisti dal bere.

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