35 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il governo approva la riforma della carceri. Salvini protesta: “È un salva ladri”

Il consiglio dei ministri ha approvato stamane la riforma dell’ordinamento penitenziario voluta dal ministro Andrea Orlando. Il testo prevede l’ampliamento delle misure alternative al carcere per l’esecuzione delle condanne e mira ad abbattere la cosiddetta “recidiva” puntando sul recupero e reinserimento del reo in società attraverso percorsi ad hoc.
A cura di Charlotte Matteini
35 CONDIVISIONI
Immagine

Il consiglio dei Ministri ha varato la riforma dell'ordinamento penitenziario e, di fatto, ha parzialmente mutato le condizioni di esecuzione della pena. La nuova riforma, targata Andrea Orlando, viene dunque varata a distanza di 40 anni dall'ultimo intervento in materia e si è resa pressoché necessaria dopo la condanna della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo intervenuta nel gennaio 2013: l'Italia venne condannata per trattamento inumano e degradante dei detenuti, dunque il governo ha dovuto correre ai ripari e porre rimedio ai noti e sedimentati problemi strutturali del sistema penitenziario italiano.

“Abbiamo approvato la riforma, una riforma importante che rivede l’ordinamento penitenziario. Non c’è nessun ‘salva ladri’, noi le pene per i ladri le abbiamo aumentate rispetto a quelle che c’erano e che abbiamo trovato. E non c’è nessuno ‘svuota carceri’: vedrete che nei prossimi giorni nessuno uscirà sulla base degli automatismi. C’è una norma che dice che si deve valutare il comportamento del detenuto, naturalmente non per tutti i reati: se la persona ha studiato, se ha lavorato, a un certo punto la pena può essere trasformata in un altro tipo di pena, che restituisca qualcosa alla società, anche con il lavoro, risarcendo il danno prodotto con il reato”, ha dichiarato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, al termine dell'odierno consiglio dei Ministri. “Si tratta di un provvedimento che serve ad abbattere la recidiva. Siamo un Paese che spende quasi 3 miliardi di euro ogni anno per eseguire le pene, ma purtroppo abbiamo ancora un tasso di recidiva tra i più alti d’Europa. Con questo intervento andiamo in un’altra direzione”, ha concluso Orlando.

Il testo dovrà ora tornare in Commissione, ha spiegato il ministro, perché non sono state recepite alcune indicazioni contenute nel parere della Commissione Giustizia del Senato, ma questo passaggio non cambierà l'impianto della riforma. Le Commissioni avranno dieci giorni di tempo per esprimere un nuovo parere, non vincolante e, ricevuti i pareri, il Governo potrà dare l’ok definitivo.

Ma in che cosa consiste questa nuova riforma? Recependo i rilievi e le osservazioni della Cedu, l'impianto della riforma prevede una diversa gestione degli spazi carcerari e soprattutto un'applicazione della pena detentiva e non che verta al reinserimento del condannato in società al termine della pena. La riforma, dunque, prevede l'ampliamento delle misure alternative al carcere per consentire il recupero e il reinserimento dei detenuti in società, ferma restando la discrezionalità dei magistrati. L'applicazione di misure alternative alla detenzione permetteranno da un lato di diminuire l'affollamento delle carceri italiane e dall'altro produrranno, stando a vari studi e statistiche, un abbattimento significativo della recidiva, ovvero la propensione a commettere un altro reato una volta scontata la propria pena detentiva.

Il decreto prevede l'equiparazione tra infermità psichica e fisica per l'accesso alle cure, maggiore attenzione alla formazione, all'uso delle tecnologie, al lavoro e anche ai diritti, ad esempio il diritto a non essere discriminati in base all'orientamento sessuale o all'identità di genere oppure quello relativo alla possibilità di essere reclusi nel carcere più vicino al proprio territorio di appartenenza o residenza.

La reazione di Matteo Salvini

Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, si è scagliato contro la riforma Orlando e l'ha definita un salva-ladri: "Faremo qualunque cosa per fermare il salva-ladri. Un governo sconfitto e senza la fiducia degli italiani si prepara ad approvare il salva-ladri. Facciamo appello al Presidente della Repubblica affinché eviti questa vergogna. Noi siamo pronti a qualsiasi cosa per impedire a migliaia di delinquenti di uscire di galera", ha dichiarato Salvini.

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views