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Il giorno del videomessaggio della “colomba” Berlusconi

Oggi Silvio Berlusconi diffonderà il suo nuovo videomessaggio agli italiani: per ora il Governo non rischia. Per ora.
A cura di Redazione
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Nel primo pomeriggio di oggi Silvio Berlusconi diffonderà il suo nuovo videomessaggio, registrato a quanto sembra solo nella giornata di ieri dopo un lungo conciliabolo con i suoi fedelissimi. Ovviamente le indiscrezioni sono di diverso tipo e sono in molti a rilanciare l'ipotesi che subito dopo il voto della Giunta per le Elezioni del Senato il Cavaliere diffonderà un secondo video, dai contenuti decisamente diversi. Già, perché stando a quanto riporta ad esempio Libero, in questo primo video (che durerà sedici minuti), Berlusconi ribadirà "la propria innocenza rispetto alla condanna ricevuta dalla Cassazione e annuncerà che il governo, per quanto lo riguarda, andrà avanti. Almeno fino a quando il Pd gli consentirà di lavorare. Un modo come un altro per mettere il cerino nelle mani dei democratici. Ai ministri del Pdl, infatti, Berlusconi chiederà di battersi per indirizzare sempre di più l’azione dell’esecutivo sui punti programmatici cari al centrodestra. In primis sulla diminuzione della pressione fiscale. Poi c’è la parte con l’attacco alla magistratura, accusata di inseguire pervicacemente, con le proprie sentenze, obiettivi politici. Per questo, dirà Berlusconi, rinascerà Forza Italia".

Su questa linea sono tutti concordi: il Cavaliere non annuncerà ora la fine del Governo delle larghe intese, provando a lanciare un'ultima "proposta indecente" al Partito Democratico sulla questione dell'agibilità politica e richiamando i dirigenti pidiellini ad un ultimo sforzo di "unità e compattezza". Ma soprattutto il Cavaliere, per ora, non farà alcun passo indietro, come ipotizza Paola De Caro sul Corsera: "Berlusconi dirà, con le parole e con i fatti, che resta in campo, che non molla, che con Forza Italia proseguirà la battaglia per la libertà, per una giustizia vera, per una democrazia liberale che questo Paese ancora non ha. Non sarà l'apertura della campagna elettorale, ma certo è il lancio del soggetto politico al quale spetterà la mobilitazione permanente in vista di possibili elezioni, se non ora comunque magari nei prossimi mesi".

Resterà dunque ancora un grosso punto interrogativo per quel che concerne le mosse che il Cavaliere farà subito dopo il voto in Giunta (e in previsione del voto dell'Aula). Del resto, come vi raccontavamo, i margini di manovra appaiono risicati e per evitare lo scontro frontale e la caduta del Governo Letta a Berlusconi non resterebbe che fare un passo indietro e dimettersi. Una prospettiva che ovviamente non lo entusiasma e che significherebbe anche esporsi ai nuovi "attacchi" della magistratura, con l'indagini di Napoli e l'appello per il caso Ruby che si avviano a conclusione.

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