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Il fidanzato le dà fuoco, lei perde il bambino. Ylenia: “Lo ha fatto perché mi ama”

Le motivazioni della sentenza di condanna a 12 anni di Alessio Mantineo. “La vittima apprezza il sadismo, ha bisogno di un recupero”. L’uomo le aveva buttato addosso della benzina, dandole poi fuoco. Ylenia aveva perso il bambino, ma ha sempre difeso il fidanzato.
A cura di Biagio Chiariello
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“Mi ha dato fuoco perché mi ama”, ne è convinta Ylenia Bonavera, la 22enne  bruciata viva a Messina dall'ex fidanzato Alessio Mantineo, 24 anni. L’uomo è stato condannato a 12 anni di carcere (due in più di quelli chiesti dall’accusa). La giustificazione della giovane è contenuta proprio nelle motivazioni della sentenza del giudice per l’udienza preliminare di Messina, Salvatore Mastroeni.

"A fronte di donne uccise come in una carneficina e di donne che lottano per una reale emancipazione, si trovano casi in cui violenza e sadismo vengono apprezzati, per cui essere data a fuoco può essere una prova d’amore moderna”, scrive il giudice nella sentenza. Per Mastroeni, non c’è dubbio che “l’intendimento di Mantineo fosse quello di uccidere” Ylenia, che ha sempre negato le responsabilità dell’ex fidanzato affermando di voler tornare a vivere con lui. Anche se subito dopo l’agguato del gennaio del 2017 aveva subito fatto il nome di Alessio, salvo poi ritrattrare e dire di “non essere una sbirra”. “La Bonavera – scrive ancora il giudice – difende l’ex non perché è una sbirra ma perché essere bruciati evidentemente in qualche assurdo caso ‘innamora’. Diventa di nuovo l’amore della sua vita. La sua ricostruzione è tra il surreale e l’incredibile in un soggetto alla fine fragile che avrebbe bisogno di un recupero, non di perdersi di fronte al luccichio delle telecamere”, ha aggiunto, in merito alla partecipazione a diverse tv da parte di Bonavera.  “Ylenia – continua il giudice – nella sua posizione anacronistica e quasi da eroina dell’amore ha pure coraggio perdendo la solidarietà che le sarebbe spettata”.

“Non è stato Alessio, noi abbiamo una relazione forte, era un uomo incappucciato, mi ha gettato la benzina addosso appena ho aperto la porta e mi ha dato fuoco". Erano state queste le prime parole di difesa ufficiali di Ylenia davanti al gup Mantineo. Subito dopo l'aggressione – la notte tra il 7 e l'8 gennaio 2017 – era stata la stessa la ragazza a dire alla vicina di casa che la soccorse e ad altre persone che era stato il fidanzato a ridurla in quello stato, con pesanti ustioni alle gambe e al torace. Ad incastrare Mastroeni c’era anche un video che lo inquadra, poco prima dell'aggressione, intento a comprare benzina con un bottiglione da un distributore automatico.

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