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Il dramma di Tasha: curarsi il tumore o partorire

La donna doveva scegliere tra curarsi un tumore o partorire: alla fine, con grande coraggio, è riuscita a ottenere entrambe le cose.
A cura di D. F.
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Lei si chiama Tasha Trafford e, come tutte le donne in procinto di diventare mamme, si stava preparando al lieto evento con grande trepidazione: insieme a suo marito aveva acquistato il passeggino, il seggiolino per l'auto e allestito una stanza per ospitare il nuovo arrivato. Tutto sarebbe stato perfetto se, in seguito a una visita medica, a Tasha non fosse stato diagnosticato un tumore alle ossa molto aggressivo: la donna è stata quindi costretta a una scelta che mai nessuno vorrebbe fare. Curarsi con la chemioterapia e guarire, ma perdere il bambino in grembo. Oppure salvare suo figlio e rinunciare alle cure per il cancro, morendo nel giro di pochi mesi quasi sicuramente.

La donna ha scelto l'opzione più complicata: quella di tenere il figlio, ma anche di cercare di sopravvivere. "Non potevo accettare l'idea di abortire per salvare la mia vita. Non potevo accettare l'idea di rinunciare, forse per sempre, alla maternità". La donna ha quindi partorito per poi sottoporsi a estenuanti cicli di chemioterapia e radio terapia molto intensi. Alla fine, grazie alla sua tenacia, è riuscita a vincere la sua scommessa.E' stata dura, ma dopo un controllo medico è arrivata la buona notizia che sperava: il suo tumore era completamente sparito e lei era di nuovo una donna sana. "I medici mi hanno spiegato di non poter garantire che il tumore non sarebbe tornato, ma che avrei comunque dovuto godermi la vita normalmente". Forse è per questo che dedica tutto il suo tempo a John, il suo bambino che non sarebbe mai dovuto venire alla luce.

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