Il disabile che ha aperto la casa agli spacciatori

Barry Whelan è un sessantenne inglese dal passato  molto duro fatto di infanzia e adolescenza in affido ma anche di problemi psichici, carcere e violenza. Da alcuni anni è costretto a vivere per lo più in casa per colpa  di una seria malattia muscolare degenerativa che gli impedisce di muoversi, ma il governo statale britannico non gli riconosce la patologia così ha dovuto cercare altre strade per poter sopravvivere come quella di aprire le porte della sua abitazione a giovani spacciatori in cerca di riparo. Come racconta Vice la sua storia è diventata parte del progetto del fotografo Owen Harvey che ha documentato la vita nell'appartamento di Barry come parte del suo progetto Flat 47. L'uomo già psicologicamente vulnerabile si è dato all’alcolismo dopo la morte del figlio, fino a finire in una struttura psichiatrica. Successivamente è finito in carcere e dieci anni fa è stato colpito dalla malattia.

Situazione economica precaria – Con i tagli alla spesa sociale il governo britannico però non gli riconosce un aiuto e anzi ritiene che è assolutamente in grado di lavorare. Nel suo appartamento così il signor Whelan ha deciso di ospitare  giovani spacciatori credendo che in questo modo potessero contribuire a saldare i debiti e le bollette. La sua casa però ormai è diventata un punto fermo per lo spaccio di droga della zona tanto da richiamare anche l'attenzione della polizia. Gli agenti che hanno perquisito l'appartamento hanno recuperato grandi quantità di droghe per un valore pari a oltre ventimila sterline. Barry non mai scontato una pena detentiva per quel ritrovamento ma la sua situazione economica è peggiorata perché sta ancora pagando la multa comminatagli.