528 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il dermatologo Matteo Cagnoni condannato all’ergastolo: “Ha ucciso la moglie a bastonate”

Condannato all’ergastolo per aver ucciso la moglie a bastonate: questa la sentenza pronunciata in Corte d’Assise di Ravenna nei confronti del dermatologo Matteo Cagnoni per l’omicidio di Giulia Ballestri. Al termine del dibattimento l’imputato aveva ribadito la propria innocenza asserendo che il rapporto con la moglie era basato sull’amore reciproco.
A cura di Susanna Picone
528 CONDIVISIONI
Immagine

Ergastolo per Matteo Cagnoni, il noto dermatologo cinquantatreenne a processo per l'omicidio della moglie, la trentanovenne Giulia Ballestri, madre di tre bambini, ammazzata a bastonate il 16 settembre 2016 in una villa di famiglia da tempo disabitata nel centro di Ravenna. Questa la decisione della corte d’assise di Ravenna. Cagnoni, volto noto in televisione, in una dichiarazione spontanea prima dell'ingresso in camera di consiglio dei giudici aveva detto ancora una volta di essere innocente concentrandosi interamente sul rapporto con la moglie, che lui ha detto di avere amato di un amore corrisposto, negando categoricamente che il rapporto, al contrario di quanto sostenuto, fosse improntato alla logica del “taci e sii bella”. Cagnoni è stato condannato anche al risarcimento di tutte le parti civili. Ora sono previsti novanta giorni per le motivazioni della sentenza. Il Pm Cristina D'Aniello aveva chiesto per l'imputato l'ergastolo con isolamento diurno per un anno delineando un movente legato alla separazione dovuta al nuovo compagno della moglie di Cagnoni. La difesa chiedeva invece l'assoluzione con la formula “per non aver commesso il fatto”.

Cagnoni guardato a vista in carcere – Cagnoni era stato fermato dalla polizia tre giorni dopo il delitto nei pressi della villa paterna di Firenze, dove era andato dopo il delitto con i suoi tre bambini. Da quel giorno si trova in carcere. Ora è tenuto sotto osservazione dagli operatori penitenziari ed è monitorato dal personale sanitario: non potrà essere lasciato solo nella sua cella.

“Il pensiero va a Giulia e ai suoi bambini” – “Il pensiero va a Giulia e ai suoi tre bambini, che nel giro di un anno hanno perso la madre, massacrata, e ora si ritrovano il padre all'ergastolo. Per questo motivo non c'è nessuna soddisfazione, ma grande, grandissimo dolore. La condanna era ampiamente attesa, l'unico dubbio era sul riconoscimento delle aggravanti e sull'entità della pena”, ha commentato dopo la sentenza l’avvocato di parte civile Giovanni Scudellari.

528 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views