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Il comune vieta i fiori al cimitero, mamma lancia petizione: “Permettiamo ad Aldo di riceverli ancora”

Aldo Russo è morto in un incidente stradale lo scorso novembre. Il Comune di Santa Teresa di Gallura, in Sardegna, con una comunicazione ha invitato i visitatori del cimitero locale a rimuovere dai vialetti i vasi che impediscono il passaggio delle scale. Ma la madre non ci sta e si rivolge alla rete: “Non mi resta che prendermi cura di quel posto. Non posso accettare che ci venga tolto anche questo”.
A cura di Ida Artiaco
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Aldo Russo, 26 anni (Facebook).
Aldo Russo, 26 anni (Facebook).

La morte di suo figlio, a soli 26 anni per via di un brutto incidente stradale, l'aveva devastata. Era il novembre del 2016 quando Gemma Spigno ha dovuto dire addio ad Aldo Russo: la sua moto era finita come impazzita contro un guardrail sulla statale 113 bis lungo la strada che porta a Santa Teresa di Gallura, in Sardegna, dove viveva proprio insieme alla sua famiglia, e per lui non c'è stato nulla da fare. Qualche giorno fa, la donna ha lanciato una petizione su Change.org, la famosa piattaforma online di campagne sociali, per chiedere al comune sardo nel quale riposa il suo ragazzo di rivedere un ordine nel quale si chiede ai visitatori del cimitero locale di "rimuovere dai vialetti i vasi che impedivano il passaggio delle scale".

Gemma spiega che "la comunicazione era apposta proprio dove si trovano le lapidi di mio figlio e di un altro ragazzo. Le tombe dove in effetti ci sono più vasi. Io ho scritto subito una lettera (che ho affisso anche al cimitero) al sindaco di Santa Teresa di Gallura per poter continuare a sistemare i fiori davanti alla tomba di Aldo, ma non ho avuto risposta. Anche perché sono convinta che i vasi non abbiano mai impedito il passaggio della scala". Da qui l'esigenza di rivolgersi alla rete, dove la sua petizione, lanciata all'inizio della scorsa settimana, ha già raccolto quasi mille sostenitori.

La sua è una richiesta semplice: "A me e alle persone che hanno voluto bene ad Aldo non resta che prenderci cura di quel posto. Non posso perciò accettare che ci venga tolto anche questo. Permettiamo che mio figlio abbia di nuovo i fiori. È stato un gesto irrispettoso e offensivo verso le famiglie, ma soprattutto verso i ragazzi". La rete ha risposto e ha fatto sentire tutta la sua vicinanza a Gemma, ora non resta che aspettare, se ci sarà, la risposta del primo cittadino del comune sardo, Stefano Pisciottu.

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