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Il comune di Firenze guidato dal dem Nardella non concede il patrocinio al gay pride della Toscana

Il Comune di Firenze ha deciso di negare il patrocinio al Toscana Pride, la manifestazione dell’orgoglio omosessuale che quest’anno si svolgerà a Siena il prossimo 16 giugno in piazza del Campo e ha votato contro la richiesta presentata dal gruppo Firenze riparte da sinistra e sottoscritta da Mdp e Movimento 5 Stelle.
A cura di Charlotte Matteini
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Il Comune di Firenze ha deciso di negare il patrocinio al Toscana Pride, la manifestazione dell'orgoglio omosessuale che quest'anno si svolgerà a Siena il prossimo 16 giugno in piazza del Campo. Palazzo Vecchio, guidato da sindaco Pd Dario Nardella, ha deciso di bocciare la richiesta presentata dal gruppo "Firenze riparte a sinistra" sottoscritta anche dai colleghi di Mdp e del Movimento 5 Stelle. La decisione del comune di Firenze sta provocando aspre polemiche perché considerata in controtendenza rispetto ai valori del Partito Democratico, che solo due anni fa è stato il fautore dell'approvazione della legge sulle unioni civili. Il Pd di Firenze ha votato contro la concessione del patrocinio insieme a Forza Italia e Fratelli d'Italia e non è nemmeno la prima volta: già l'anno scorso, infatti, il comune guidato da Dario Nardella non lo concesse.

Il patrocinio al gay pride è stato invece concesso dalla Regione Toscana guidata dal governatore Enrico Rossi e da molti altri comuni guidati da Pd e Movimento5 Stelle. A Firenze si è deciso invece di votare no, andando per di più contro un ordine del giorno approvato dall’assemblea nazionale del partito nell'ambito del quale si impegnava "il Segretario Nazionale e la sua Segreteria a dare l’adesione del Partito Democratico Nazionale all’Onda Pride 2018 e le realtà locali del Partito e le amministrazioni PD e centrosinistra, che ancora non lo fanno, di aderire e patrocinare i Pride del loro Territorio". La mancata concessione del patrocinio al gay pride toscano al momento non ha alcuna spiegazione e proprio questa mancanza di spiegazione sta rinfocolando un'accesissima polemica. In molti infatti stanno chiedendo conto della decisione al sindaco Nardella sui social, ma al momento non vi è alcuna replica ufficiale.

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