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Il compagno prova a strangolarla ma è salvata dai suoi figli: lo uccidono con un colpo di pistola

Dramma familiare in North Carolina, Stati Uniti, dove i figli, tutti minorenni, di una donna, Chandra Nierman, hanno ucciso con colpi di arma da fuoco il compagno, che stava tentando di strangolarla. A premere il grilletto è stata la figlia 15enne della vittima. Ferita di striscio anche la sorella, ma non è in pericolo di vita.
A cura di Ida Artiaco
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Il compagno ha provato a strangolarla ma è stata salvata da una delle sue figlie, di soli 15 anni, che, dopo aver impugnato una pistola che era in casa, ha fatto fuoco sul suo aggressore, uccidendolo. È un vero e proprio dramma familiare quello che si è consumato in una casa di Rutherford, in North Carolina, Stati Uniti. I fatti risalgono allo scorso 8 agosto, ma solo nelle ultime ore le forze dell'ordine hanno reso nota la dinamica di quanto accaduto. Il 46enne Steven Kelley, al culmine di una discussione, aveva tentato di uccidere, soffocandola, la sua compagna Chandra Nierman, madre di tre figli adolescenti, due ragazze di 15 e 16 anni e un ragazzo di 12, avuti da una precedente relazione. La coppia da qualche tempo viveva sotto lo stesso tetto e, nonostante all'inizio l'uomo si sia presentato come una persona affidabile e tranquilla, si è ben presto rivelato violento e in grado di minacciare più volte la sua partner.

Come riportano gli inquirenti, la notte dell'8 agosto scorso l'uomo, già noto alle forze dell'ordine per piccoli precedenti penali per violenza domestica, aveva minacciato tutta la famiglia con un coltello e si era scaraventato contro Chandra. A quel punto, il figlio minore della donna ha tirato fuori una pistola che Kelley custodiva in casa. La sorella 15enne l'ha impugnata, sparando contro l'uomo due volte dritto al petto e salvando la madre. Una dei proiettili esplosi ha colpito la più grande delle figlie di Chandra, che è stata ricoverata in via precauzionale e dimessa dopo 24 ore. Quando la polizia è giunta sul luogo della tragedia, l'aggressore era già morto. "Urlava a nostra madre che le avrebbe tagliato la gola e che poi ci avrebbe ucciso tutti", hanno raccontato i tre minori alle forze dell'ordine. Tuttavia, la posizione della figlia 15enne di Chandra alla fine è stata archiviata in quanto il caso è stato classificato come legittima difesa.

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