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Il commissario Ue: “I no-vax sono moralmente responsabili delle morti dei bambini non vaccinati”

Un recente rapporto sullo stato di Salute dei residenti nell’Unione europea evidenzia che in Italia dal 1° gennaio di quest’anno sono stati registrati 4.794 casi di morbillo, con 4 decessi (contro gli 844 casi del 2016). L’88% dei pazienti non era vaccinato e l’incidenza maggiore si è verificata nei bambini sotto l’anno di età”.
A cura di Charlotte Matteini
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I movimenti anti-vaccini sono moralmente responsabili della morte precoce di molti bambini. Questo il riassunto della tranchant opinione espressa dal commissario europeo per la Sanità, Vytenis Andriukaitis. "I movimenti ‘no vax’ ci riportano all’età della pietra e hanno la responsabilità morale delle morti di bambini dovute a mancata vaccinazione. Le famiglie che seguono le raccomandazioni degli anti-vaccinisti sono costrette a seppellire i loro bambini. È accaduto quest’anno a una coppia di genitori. Quelli che si oppongono ai vaccini dovrebbero rendere visita a questa famiglia e andare alla tomba di questo bambino", ha proseguito il commissario lituano, medico cardiologo.

"Gli oppositori dei vaccini facciano il giro dei cimiteri europei, dove ci sono ancora tombe di persone morte all’inizio del 19esimo secolo perché non c’erano vaccini. Questi movimenti ci riportano decenni indietro, agli anni dell’oscurantismo". Secondo il commissario Andriukaitis, gli Stati europei dovrebbero sostituirsi ai genitori che non vaccinano i loro figli per proteggere il loro diritto alla vita, imponendo la vaccinazione obbligatoria. "I bambini non possono scegliere. Uno dei principali strumenti di prevenzione di malattie infettive e di decessi che possono derivarne è la vaccinazione e gli Stati membri devono garantire la protezione al livello più elevato. Se i genitori non lo comprendono, allora sono i governi che devono assicurare la responsabilità della protezione di questi bambini e proteggere il loro diritto alla vita, come prevede anche la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, sottoscritta da tutti gli stati membri dell’Ue", ha spiegato il commissario Ue.

Nel Rapporto sullo Stato della salute nell'Unione europea pubblicato insieme all'Ocse, si sottolinea che in Italia "la riduzione delle vaccinazioni abbia portato a un’epidemia preoccupante di casi di morbillo nel 2016 e 2017. Dal 1° gennaio di quest’anno sono stati registrati 4.794 casi, con 4 decessi (contro gli 844 casi del 2016). L’88% dei pazienti non era vaccinato e l’incidenza maggiore si è verificata nei bambini sotto l’anno di età". Il Rapporto, inoltre, sottolinea che, pur avendo assistenza con copertura universale, il 7% degli italiani lamenta bisogni medici che non vengono soddisfatti. Una percentuale superiore alla media Ue, che sale fino al 15% se si considerano le fasce sociali a basso reddito. La causa principale sarebbero le cure troppo costose. In particolare, nelle regioni del Sud Italia, i servizi di sono di bassa qualità e le liste d'attesa molto lunghe e ciò spinge molti residenti a rivolgersi al settore privato, ma questo accade solo per quei cittadini che possono permettersi di scegliere.

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