596 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il cerotto per il sollievo del dolore le si attacca al corpo: bimba di 15 mesi muore

Una terribile tragedia quella che ha colpito una famiglia di St Austelle, in Regno Unito. La madre di Amelia dormiva abbracciata a lei: durante il sonno un cerotto di Fentanyl, noto analgesico oppioide sintetico, ha finito per trasferirsi dal corpo della donna a quello della figlia. La piccola è stata uccisa così.
A cura di Biagio Chiariello
596 CONDIVISIONI
Immagine

Una bimba di appena 15 mesi, Amelia Cooper, è stata ritrovata senza vita nel lettino dei suoi genitori nella loro casa di St Austelle, in Regno Unito. Stando ad una prima analisi, il medico legale ha stabilito che il decesso (i fatti sono avvenuti nel 2016) sarebbe stata una potente dose di Fentanyl, noto analgesico oppioide sintetico. A quanto pare Amelia dormiva abbracciata alla madre ma il cerotto farmacologico applicato sul corpo della donna, Sara Talbot, si era accidentalmente attaccato sulla sua pelle. La piccola è stata immediatamente trasportata in ospedale ma i medici non sono riusciti a salvarla. Il medico legale Emma Carlyon non ha dubbi sul fatto che a causare il decesso della bimba è stato il potente analgesico, simile alla morfina. Nessuno sa, al momento, come abbia fatto quel cerotto a finire sul corpicino di Amelia; tra l'altro, nonostante le indagini della polizia, il medicamento non è stato ritrovato.

“Ho ucciso mia figlia”, queste le parole della madre, sconvolto dopo aver scoperto la causa del decesso della sua bambina. “Manca un cerotto dal corpo di sua madre. Non è chiaro come il patch sia stato applicato ad Amelia, soprattutto perché indossava un pigiama che copriva l'area. Non è chiaro quando, dove o come il patch sia stato attacco ad Amelia”, ha dichiarato il medico legale Emma Carlyon. Durante un’udienza del processo sulla morte di Amelia, la patologa Debby Cook ha descritto gli effetti sul corpo umano di una dose massiccia di Fentanyl: convulsioni, riduzione della pressione sanguigna e, nei casi estremi, la morte. La piccola nel suo corpo ne aveva livelli talmente alti da poter uccidere un adulto. “Non ci sono stati danni esterni che possano aver contribuito alla morte, la piccola non aveva nessuna malattia naturale” ha dichiarato la Cook. “Il farmaco può causare una riduzione della respirazione, una riduzione della pressione sanguigna e in alcuni casi convulsioni. Quando i livelli diventano alti ci sarà un coma, e in alti livelli come questo può essere fatale”, spiega ancora la patologa.

596 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views