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Il cartello di un dentista di Mestre: “Mia moglie aggredita da un negro”. È polemica

Il dentista Pierantonio Bragaggia ha affisso nel suo studio a Mestre un cartello in cui racconta l’aggressione subita da sua moglie da quello che lui definisce un “negro” invitando tutti “a riflettere su quanto accaduto e soprattutto sulle responsabilità politiche di tutto questo”. L’Ordine dei medici: “Il termine può essere inteso come dispregiativo”.
A cura di Susanna Picone
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“Ieri mia moglie alle 12 al parco della Albanese (Bissuola) è stata aggredita da un negro che dopo averla sbattuta a terra ha cercato di rubarle il cellulare e la bicicletta”. È quanto si legge su un cartello che un dentista di Mestre, il dottor Pierantonio Bragaggia, ha appeso nel suo studio per avvisare i pazienti di quanto accaduto alla sua compagna e invitando tutti a riflettere “sulle responsabilità politiche di tutto questo”. Le parole usate dal dentista hanno scatenato delle polemiche e spinto anche l’Ordine dei medici a intervenire. Come riporta La Nuova Venezia, il dentista ha firmato di suo pugno l’avviso scritto su un foglietto giallo e ha raccontato quanto successo alla moglie definendo l’episodio “inaccettabile”. “È stata salvata da un passante che si è messo a gridare”, si legge ancora nell’avviso del dottore. La notizia in breve tempo ha fatto il giro del web suscitando appunto molte reazioni e polemiche soprattutto per il termine “negro” utilizzato da Bragaggia.

La replica del dentista dopo le polemiche – Tra le diverse reazioni si segnala anche quella del presidente dell'Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Venezia Giovanni Leoni in quale ha detto che l’attività delinquenziale è da condannare sempre. “Come medici per giuramento curiamo e accogliamo le persone indipendentemente dal colore, razza e professione – ha spiegato – . L’attività delinquenziale è da condannare in senso lato, a prescindere dal colore della pelle. Il termine negro può essere inteso come dispregiativo”. Dal canto suo il dentista di Mestre non sembra essersi pentito di quanto scritto e ha anche presentato una denuncia alla polizia: “Ho scritto quel testo perché volevo che tutti stessero attenti, ho incassato attestati di solidarietà, di vicinanza a mia moglie, solo una persona mi ha fatto presente che potevo usare un altro termine. Ho risposto che nel Devoto-Oli negro vuol dire appartenente alla razza negra, perché le cose vanno dette senza giri di parole”. “Se scrivevo straniero di colore – ha aggiunto il dentista – l'aggressore poteva essere preso per un indiano, cinese, ma il mio intento non era di colpire chiunque, ce l'avevo con lui, con quello che ha aggredito mia moglie. Ho vicini negri eccezionali con bimbe splendide che mi onoro di salutare”.

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