36 CONDIVISIONI

Il cane Iceberg ancora “in prigione” in Danimarca, il Parlamento non vota per liberarlo

Il cane Iceberg dello chef italiano Giuseppe Perna resta ancora dietro le sbarre di un canile a Copenaghen. “Ingiusto e incomprensibile l’atteggiamento del Parlamento della Danimarca”, ha dichiarato la presidente nazionale di Enpa.
A cura di Susanna Picone
36 CONDIVISIONI
Immagine

Iceberg, la femmina di dogo argentino proprietà di uno chef di Avellino che fino a qualche tempo fa viveva e lavorava a Copenaghen, è ancora "in prigione". Il Parlamento danese non ha votato per modificare la legge che prevede la soppressione di qualsiasi dogo argentino (razza illegale nel Paese) trovato sul territorio. E quindi il cane Icerberg sarà costretta per il momento a restare ancora rinchiusa in un canile della Danimarca. Per l'eventuale voto del Parlamento se ne riparla a ridosso di Natale. La storia del cane Icerberg è diventata nota in Italia la scorsa estate, quando in tantissimi avevano chiesto alle autorità danesi di rispedire in patria il cane sequestrato al proprietario Giuseppe Perna. Anche il ministro Angelino Alfano, oltre a molti personaggi pubblici come la cantante Noemi, era intervenuto sulla vicenda. A fine giugno era arrivato l’annuncio dell’ambasciatore danese in Italia, Erik V. Lorenzen, che aveva affermato che, appunto, Iceberg sarebbe tornata presto in Italia. Ma poi le cose si sono complicate ancora e anche un nuovo appello del proprietario separato dalla sua cagnolina è rimasto inascoltato. Il cane è infatti ormai da cinque mesi rinchiusa in un canile del Paese nordeuropeo.

L'Enpa annuncia una nuova campagna di pressione – “È incomprensibile e ingiusto l'atteggiamento del Parlamento della Danimarca. La modifica della legge esistente è davvero piccola e avrebbe consentito la liberazione del cane Iceberg e il suo ritorno immediato in Italia”, ha commentato Carla Rocchi, presidente dell’Enpa. “Oggi tutti noi – ha aggiunto Rocchi – aspettavamo dopo mesi una buona notizia, un atto di buonsenso, di distensione e di giustizia. Non è arrivata”. L’associazione animalista ha annunciato una nuova campagna di pressione, questa volta direttamente sulla Camera danese.

36 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views