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Le consultazioni per il nuovo governo

Il 31% degli italiani vuole il voto subito. La Lega continua a crescere e il cdx tocca quota 39%

Il 31% degli italiani vorrebbe un ritorno immediato al voto, il 21% propende invece per un governo M5S-Lega senza Berlusconi e solo l’8% gradirebbe un esecutivo M5S-Pd. In questo contesto di stallo, la Lega continua a crescere e spinge la coalizione del centrodestra al 39%.
A cura di Charlotte Matteini
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Le consultazioni per il nuovo governo

Sono passati due mesi dal giorno delle elezioni e l'Italia ancora oggi versa in una difficile condizione di stallo che sembra non avere fine. Dopo i molteplici giri di consultazioni al Quirinale e i mandati esplorativi affidati alla presidente Casellati per verificare l'intesa tra M5S e Centrodestra e al presidente Fico per sondare un ipotetico accordo di governo tra M5S e Pd, il presidente della Repubblica ha convocato un ulteriore giro di consultazioni al Colle per verificare la presenza di altre maggioranze in Parlamento. Qualora anche questo giro di consultazioni dovesse andare a vuoto, rimarrebbero due sole possibilità: un governo di tregua della durata di pochi mesi, per trascinare il Belpaese alle urne nella primavera del 2019, oppure il voto subito, come vorrebbe Di Maio che propone addirittura il 24 giugno come data.

In questo scenario, i sondaggi delineano una tendenza interessante: dalle elezioni dello scorso 4 marzo, la Lega continua a guadagnare consensi, arrivando a sfondare il tetto del 20%, attestandosi al 21% secondo Piepoli, 21,8% secondo Euromedia Research e 21,6% secondo Demos. La Lega, dunque, rafforza la propria leadership all'interno del centrodestra e, nonostante il calo di Forza Italia, trascina la coalizione al 39%. Di contro, il PD perde pochissimo e rimane pressoché stabile, stessa tendenza per il Movimento 5 Stelle.

Secondo Piepoli, il 31% degli italiani vorrebbe un ritorno immediato al voto, mentre il 21% sarebbe favorevole a un governo Lega-5Stelle senza Berlusconi. Il 18% è favorevole a un governo istituzionale del presidente, mentre il 10% vorebbe un governo di centrodestra che provi a trovare voti direttamente in Aula. Infine, l’8% vorrebbe un esecutivo M5S-Pd, e solo il 3% chiederebbe un patto tra il centrodestra unito e i grillini. L’indice di fiducia di Sergio Mattarella è al 66%, segue l'attuale premier Paolo Gentiloni è al 49%. Al terzo posto figura Luigi Di Maio con il 39% mentre Matteo Salvini è al 35%. Matteo Renzi, invece, è al 22% seguito da Beppe Grillo al 21%. Ultimo in classifica, Silvio Berlusconi al 16%.

Per quanto riguarda un accordo M5S-Pd, Swg ha sondato le intenzioni degli elettori dem: il 9% è del tutto d’accordo, il 31% è d’accordo, in disaccordo il 27%; del tutto in disaccordo il 33%. Lo scorso 27 aprile, Emg ha chiesto agli elettori del Pd chi dovrebbe essere il nuovo leader del Partito democratico: Gentiloni è in testa con il 24,1% (-3,1% rispetto al 16 aprile). Segue Renzi con il 23,4% (-0,5%); poi Martina con il 16,5% (+2,3%) e Nicola Zingaretti con il 7% (+1,2%).

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