Ikea ricomprerà i suoi mobili usati, il nuovo progetto parte in Svizzera
“Per tre mesi ricompreremo la vostra credenza, l'armadio, il divano, la cassettiera o il tavolo di seconda mano. Il prezzo? Potrebbe anche arrivare al 60% di quanto si è pagato. Tutto dipende da quanto sono tenuti bene”: a parlare in questi termini – annunciando quella che è l’ultima idea di Ikea – è stato Manuel Rotzinger, un portavoce del colosso svedese, che ha presentato la nuova iniziativa in un'intervista all'elvetico NZZ am Sonntag. Il gigante dell’arredamento low cost va incontro a chi non può permettersi dei mobili nuovi di fabbrica e lo fa entrando appunto nel mondo dell’usato. Col progetto pilota “Second Life” nel punto vendita di Spreitenbach, non distante da Zurigo, in Svizzera, il colosso svedese cercherà di capire se funziona l'idea di “rottamare” i mobili vecchi. L’esperimento partirà nel gennaio del 2018 e, appunto, per tre mesi l’azienda ricomprerà i suoi mobili usati.
Il pagamento dei mobili usati avverrà in buoni Ikea – Ikea non pagherà in contanti i propri clienti ma chi deciderà di vendere quanto acquistato in passato riceverà dei “voucher come già fa nell'abbigliamento H&M con i vestiti usati”. Ovvero i clienti riceveranno dei buoni che potranno essere spesi nell'acquisto del nuovo, mentre l'usato verrà rivenduto a condizioni più vantaggiose in un'area dedicata per coprire i costi dell'iniziativa. A seconda delle condizioni dei prodotti da vendere, il valore di “riacquisto” potrà appunto arrivare fino al 60 percento di quanto inizialmente speso. Se questo esperimento funzionerà il progetto “Second Life” sarà allargato dal punto vendita di Spreitenbach a tutta la Svizzera e probabilmente in futuro potrebbe arrivare anche in Italia.