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Folla ai funerali di Luca Di Bella, morto dopo un pugno: “Colpito per un contatore”

Una giornata di lutto ieri a Terrasini, nel palermitano, per la prematura scomparsa del giovane Luca Di Bella, il ventinovenne deceduto venti giorni dopo aver subito un intervento chirurgico alla mandibola a Palermo a Villa Sofia. Sarà la Procura, che ha aperto un fascicolo, ad accertare le responsabilità.
A cura di Francesco Bunetto
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Una giornata di lutto ieri a Terrasini, nel palermitano, per la prematura scomparsa del giovane Luca Di Bella, il ventinovenne deceduto venti giorni dopo aver subito un intervento chirurgico alla mandibola a Palermo a Villa Sofia. La famiglia e gli amici presenti al funerale hanno deciso di salutare Luca sulle note di Adagio, con palloncini rossi e bianchi e un lungo momento di applauso. Di fianco alla bara bianca una gigantografia di una sua foto scattata nel lungomare di Terrasini. Il giovane è stato vittima di un'aggressione a Carini: è stato colpito con un pugno in faccia che gli ha frantumato l’osso e spaccato due denti perchè ha staccato per sbaglio il contatore elettrico di un altro mentre stava facendo dei lavori con il padre. L'ipotesi è che Luca sia morto a causa di una setticemia. L'autopsia è stata eseguita lunedì scorso ma bisognerà attendere il deposito della perizia entro 60 giorni.

Sarà la Procura, che ha aperto un fascicolo, ad accertare le responsabilità. La famiglia di Luca ha presentato denuncia alla polizia per un presunto caso di malasanità. Dopo essere stato dimesso dall'ospedale e tornato a casa, le condizioni di Luca sarebbero peggiorate, tanto da motivare i genitori a riportarlo in ospedale e intervenire con l’operazione chirurgica, dove, però, il suo cuore ha cessato di battere. "Era un ragazzo che faceva amicizia con tutti, una persona che portava sempre amore. Dove c'era lui c'era felicità, sorrisi, sempre divertimento". Così lo ricordano gli amici. Nel corso del funerale il sindaco Giosuè Maniaci legge una lettera “Le conseguenze di un atto di violenza  – sono state funeste per Luca, per la sua famiglia e per gli amici, per cui rappresentava un punto di riferimento e per tutta la nostra comunità. Abbiamo perso un ragazzo di 29 anni, in maniera improvvisa e terribilmente ingiusta, senza nemmeno riuscire bene a spiegarci le cause”.

Dagli Stati Uniti arriva un'altra lettera che chiede giustizia per il ventinovenne. A scriverla e inviarla al sindaco Maniaci è Sefatia Giambanco Romeo Theken, primo cittadino di Gloucester dove risiede una comunità di pescatori originari di Terrasini: "Caro sindaco di Terrasini oggi si sta celebrando un funerale per un angelo che era sulla terra e ora è con il nostro buon Dio. Era una buona anima. Ogni sindaco vuole cittadini come Luca Di Bella. Una persona che amava tutti. Che non parlava male, una persona gentile. Eppure tutte le città hanno residenti cattivi, purtroppo le persone ignoranti sono ovunque, ma ciò che è più doloroso è che Luca ha cercato una cura, ha voluto l'aiuto di medici di cui si fidava, di cui abbiamo tutti fiducia, ma che a volte si dimenticano che lavorano per il popolo: sono le persone che li rendono grandi ma purtroppo alcuni di loro non gli dedicano abbastanza tempo e a causa di questo abbiamo perso una persona che ha fatto la differenza non solo in Sicilia ma anche in America. Ti sto chiedendo, da un sindaco all'altro, di impegnarti e seguire la vicenda affinchè si accerti se ci sono state responsabilità mediche per quanto accaduto, è un obbligo per il vostro popolo".

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