36 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Identificato il presunto autore delle minacce a Manuel Poletti: è un pensionato di 65 anni

È stato identificato il presunto autore delle minacce su Facebook a Manuel Poletti, figlio del ministro del Lavoro, Giuliano. Si tratta di un pensionato residente a Milano.
A cura di Susanna Picone
36 CONDIVISIONI
Immagine

Sarebbe un pensionato di sessantacinque anni residente a Milano il presunto autore delle minacce e delle frasi diffamatorie pubblicate su Facebook nei confronti di Manuel Poletti, il figlio del ministro del Lavoro Giuliano. Nell'ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Forlì, affidate al sostituto procuratore Lucia Spirito, i carabinieri del nucleo investigativo di Ravenna, insieme ai colleghi di Milano, hanno eseguito una perquisizione presso l'abitazione del pensionato che risulta indagato per l'ipotesi di reato di minacce e diffamazione. Dalla perquisizione è quindi emerso che il profilo Facebook usato per pubblicare i post minatori e diffamatori nei confronti di Manuel Poletti è in uso all'uomo. Tutto il materiale informatico trovato è stato sequestrato ed è stato messo a disposizione della sezione informatica dei carabinieri di Milano per le necessarie analisi.

La denuncia ai carabinieri di Manuel Poletti – Il figlio del ministro Poletti aveva presentato una denuncia ai carabinieri di Faenza dopo “pesanti offese e alcune minacce di morte giunte tramite social network e via mail”. Offese e minacce contro di lui e contro l’azienda che rappresenta, la cooperativa Media Romagna di Ravenna. Le offese e le minacce sono relative alla polemica su contributi all’editoria ricevuti dal giornale. Nei giorni scorsi il ministro Poletti si è scusato al Senato per le frasi sui giovani italiani in fuga pronunciate lo scorso dicembre e ha cercato di spiegare il senso delle sue parole. Nella stessa occasione il ministro ha parlato della campagna di insulti e minacce subita anche dal figlio: “Sono episodi che allarmano – ha detto – perché testimoniano un clima di tensione e che non hanno nulla a che vedere con le critiche anche aspre che si mantengano nell'ambito di un confronto civile”.

36 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views