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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

I siti fake sul reddito di cittadinanza che non c’entrano nulla con quello ufficiale

Esistono diversi siti fake sul reddito di cittadinanza, i cui domini non sono stati acquistati dal governo, ma che non sono collegati con quello ufficiale, che è stato lanciato online oggi. Ma è bene ricordare, per evitare equivoci, che esiste una sola piattaforma ufficiale per accedere alla misura.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il portale online sul reddito di cittadinanza del M5S è stato lanciato oggi, ma sarà possibile iscriversi solo il 6 marzo, come recita la schermata di presentazione del sito. Al momento è attivo semplicemente per accedere a tutte le informazioni utili per ottenere il sussidio, che potrà essere richiesto entro il 31 marzo, e sarà attivo dal mese di aprile. Cliccando su www.redditodicittadinanza.gov.it, si accede appunto al sito, in cui viene specificato quali documenti servono per accedere alla misura, e dove ritirare la Carta del Reddito di cittadinanza. Vengono quindi elencati tutti i requisiti necessari, che riguardano la cittadinanza, il reddito familiare, il patrimonio finanziario, il patrimonio immobiliare, l'Isee. Ma è bene ricordare, per evitare equivoci, che esiste un solo sito ufficiale per accedere al reddito di cittadinanza.

Come ha spiegato nextquotidiano.it, esistono in rete domini simili a quello ufficiale, come ‘redditocittadinanza.it' (a quest'indirizzo spunta la dicitura ‘dominio riservato') o ‘redditodicittadinanza.it', che risulta in costruzione. Una possibilità è che vengano magari lanciati da agenzie di marketing insieme a quello ufficiale, proprio per cavalcare l'onda delle ricerche su google. Tentativi di scherzi o no, quel che è certo è che non sono stati acquistati dal ministero, e così all'utente malcapitato che naviga su internet, pensando di approdare sul sito del governo, può trovarsi sul sito sbagliato: sarebbe risultato utile per esempio un ‘redirect' al sito ufficiale. Basta citare il caso di ‘redditodicittadinanza2018.it', il sito fake dell'IMPS (Istituto Mondiale Previdenza Solare) che già qualche mese fa prometteva ai naviganti di prenotarsi per il Reddito di Cittadinanza. Ma non era altro che una bufala, creata da un'agenzia di comunicazione, Ars Digitalia, al solo scopo di fare un esperimento con intenti satirici, per sensibilizzare gli utenti sulla sicurezza informatica e sui dati personali, che vengono forniti a volte con estrema leggerezza.

Su ‘redditocittadinanza.com' si trovano soltanto notizie di varie testate sulla misura, e smebra anche poco aggiornato, visto che cliccando sulla domanda "come richiederlo?" si legge: "Per richiedere il cosiddetto ‘Reddito di Cittadinanza', nel momento in cui la forza politica che lo propone diventerà forza di governo e lo metterà in atto, bisognerà rivolgersi ai Centri per l'impiego, ai Caf, ai Patronati". ‘Redditodicittadinanza.com' è invece animato da alcuni seguaci delle teorie di Giacinto Auriti, che però nulla hanno a che fare con la misura di contrasto alla povertà targata M5S.

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