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I docenti col doppio lavoro a danno dell’università, 411 professori sotto inchiesta

Al momento sono oltre 400 i professori sotto inchiesta per aver scelto il cosiddetto regime di “tempo pieno” con divieto assoluto di svolgere altri incarichi ma che in realtà si dedicavano ad altre remunerative attività.
A cura di Antonio Palma
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Hanno incarichi a tempo pieno e soprattutto in via esclusiva nelle università italiane con divieto assoluto di svolgere altri incarichi se non con esplicita autorizzazione del Rettore, ma nel corso della loro carriera non hanno mai rinunciato all’attività privata, realizzando profitti ai danni del lavoro negli Atenei. Per questo centinaia di docenti in tutta Italia  sono finiti nel mirino della Guardia di Finanza nell'ambito di un vasta inchiesta per indagare i fenomeno che ha già portato a decine di segnalazioni alla Corte dei Conti e in alcuni casi anche alla magistratura ordinaria. Come rileva il Corriere della Sera, al momento sono 411 i professori sotto inchiesta, in particolare tra le facoltà di Ingegneria, Architettura e Chimica ma presto il numero potrebbe allargarsi con il coinvolgimento di altre facoltà come Medicina, Giurisprudenza ed Economia.

Dopo i controlli a campione e alcune condanne già emesse dai giudici contabili, infatti, si è deciso di estendere gli accertamenti proprio per verificare il rispetto di quella legge che impone a chi sceglie il lavoro a tempo pieno di garantire un impegno di 350 ore e quindi il divieto a svolgere ulteriori attività anche presso la pubblica amministrazione. Al momento il record negativo spetta alla Lombardia con 60 casi, seguita da Campania con 49 e Lazio con 38. Il danno economico per l'erario ovviamente varia e anche di molto da caso a caso ma in totale stiamo parlando di decine di milioni di euro. Al momento ci sono già richieste per 42 milioni di euro a 172 professori ma, secondo le Fiamme Gialle, alla fine si conta di arrivare almeno al doppio della cifra già accertata, quindi oltre gli 80 milioni di euro. I controlli, oltre agli orari di lezione veri e propri, riguardano soprattutto quelle attività necessarie per gli studenti come corsi di formazione, ricerca e aggiornamento scientifico, orientamento, tutorato e verifica dell’apprendimento che spesso i professori invece hanno eluso delegandoli ad assistenti proprio per dedicarsi al secondo lavoro.

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