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I controllori del bus non possono fare multe per tutti i divieti di sosta

Gli ispettori delle aziende del trasporto pubblico locale non possono essere impiegati dai comuni come ausiliari delle soste e non possono, quindi, elevare multe al di fuori di pochi casi specifici, cioè quando il veicolo da sanzionare si trova sulla corsia riservata ai mezzi pubblici. A stabilirlo è una sentenza della Cassazione.
A cura di Stefano Rizzuti
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Gli ispettori delle aziende del trasporto pubblico non possono essere utilizzati come ausiliari delle soste. Il che vuol dire che non possono fare multe, se non in contesti specifici ed esplicitamente previsti dalla legge. A stabilirlo è una sentenza della Cassazione depositata il 6 febbraio 2019 e riportata dal Sole 24 Ore. In sostanza, si prevede che la competenza in materia di accertamento delle violazioni per gli ispettori delle aziende di trasporti valga solo per quelle commesse da chi lascia un veicolo fermo sulla corsia riservata ai mezzi pubblici.

La sentenza della Cassazione ha particolare rilievo perché è come se fosse stata emessa dalle Sezioni unite, spiega ancora il Sole. Questo poiché durante la discussione, dopo la richiesta di rimettere alle Sezioni unite la questione, il procuratore generale si è detto d’accordo. Poi la seconda sezione civile ha ritenuto questo passaggio non necessario, in quanto il contrasto di legittimità era circoscritto a delle proprie pronunce. E per questo ha scelto il giudizio più favorevole per i guidatori.

La vicenda e la norma vigente

La sentenza nasce da una questione che viene sollevata sulla base di quanto previsto dalla legge Bassanini del 1997. Quel provvedimento ha istituito la figura degli ausiliari, distinguendo tra due fattispecie: da una parte gli accertatori abilitati e nominati che dipendono dai comuni o dalle società di gestione dei parcheggi a pagamento; dall’altra chi ha funzioni ispettive per le aziende del trasporto pubblico locale. La legge stabilisce che il compito di questi ultimi ispettori riguarda la sosta e la circolazione nelle corsie riservate ai mezzi pubblici. Nel testo non c’è alcun riferimento, però, a una esclusione delle competenze sul resto delle strade urbane. E proprio per questa mancanza esplicita, molti comuni hanno scelto di impiegare il proprio personale (o quelle delle aziende partecipate) in maniera flessibile.

L'altro precedente in Cassazione

Una sentenza della Cassazione del 2016 stabiliva un principio sostanzialmente uguale. Gli ispettori delle aziende del trasporto pubblico locale possono elevare multe solamente nel caso in cui l’auto invada le strisce gialle riservate alle corsie per gli autobus. Gli ispettori delle aziende del trasporto locale, quindi, hanno poteri limitati così come gli ausiliari del traffico che possono fare multe solamente per le violazioni sulle strisce blu, secondo quanto sentenziato dalla Cassazione.

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