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I 105 anni di Gino Lucatello: “Sopravvissuto al lager riparando orologi”

Il torinese oggi compie 105 anni: deportato in un campo di lavoro, riuscì a sopravvivere riparando orologi. A modo suo contribuì alla caduta del nazismo sabotando i motori dei sottomarini tedeschi.
A cura di D. F.
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Si chiama Gino Lucatello, è un uomo di Torino ed oggi compie 105 anni: il suo è però un compleanno ancor più denso di significato perché si tratta di uno dei pochi reduci da un campo di prigionia nazista ancora in vita. Se non è morto, come è accaduto a moltissimi altri è soprattutto grazie alla sua grande passione, quella di riparare e collezionare orologi: attività che svolgeva come un hobby prima di venire deportato nel campo di lavoro di Kiel il 9 settembre del 1943, dopo l’armistizio, mentre era di scorta a un treno durante il servizio militare.

Nel lager – spiega La Stampa –  era stato organizzato un mercato di contrabbando dove Gino aveva trovato un suo prezioso ruolo: scambiava infatti orologi con sigarette e pane quando un kapò gli si avvicinò: "Uhr, uhr!", disse, "orologio". Quel militare voleva donare un orologio a una donna. "L’ingranaggio era piccolissimo, per cercare i ricambi mi fecero uscire dal campo. Scortato da un militare, girammo tra le macerie della città di Kiel. Fu inutile. Alla fine riuscii a saldarlo, lavorando la notte, al buio perché gli aerei bombardavano dove c’erano luci. L’orologio ripartì".

La manualità di Gino gli salvò la vita altre volte, come quando anziché essere deportato in un altro campo di concentramento venne messo a lavoro come meccanico addetto ai motori dei sottomarini. Chi non era specialista, invece, veniva spedito a svolgere lavori massacranti e spesso ucciso quando si ammalava e gli mancavano le forze. A suo modo, Lucatello contribuì anche alla caduta del nazismo sabotando i motori di due posamine che erano pronte a partire per l’Inghilterra. Dopo la Liberazione rifiutò di far parte delle “squadracce” che organizzavano spedizioni punitive contro i nazisti. "Non avrei mai creduto di arrivare a 105 anni. Il segreto? Non arrabbiarsi mai, non avere cattivi pensieri o invidie".

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