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Haiti, la disperazione di Suor Marcella: “Orfanotrofio razziato, ci hanno portato via tutto il cibo”

La missionaria italiana ha subito un attacco da un gruppo di banditi armati di mitra: ” hanno tentato di rubarci il generatore di corrente. E poi venerdì sono tornati in forze 25 banditi con i volti coperti armati di mitragliatrici. Hanno assaltato il deposito del cibo portando via riso, fagioli, burro”.
A cura di Davide Falcioni
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Un gruppo di banditi, con il volto coperto da passamontagna e armati fino ai denti di fucili mitragliatori, ha dato l'assalto a una missione italiana ad Haiti, uno dei paesi più poveri del continente americano, rubando prima un generatore di corrente, poi viveri. A raccontarlo, in un'intervista rilasciata ai microfoni di Tv2000 e inBlu Radio, è suor Marcella Catozza, della Fraternità Francescana Missionaria di Busto Arsizio, in provincia di Varese: "Abbiamo subito recentemente due attacchi da parte delle bande armate che gestiscono la zona. Il primo giovedì sera in cui hanno tentato di rubarci il generatore di corrente. E poi venerdì sono tornati in forze 25 banditi con i volti coperti armati di mitragliatrici. Hanno assaltato il deposito del cibo portando via riso, fagioli, burro".

Per questo suor Marcella ha deciso di lanciare una richiesta d'aiuto all'Italia per la missione ‘Vilaj Italien' di Haiti, il Paese più povero del mondo dopo la Repubblica togolese. La missione di suor Marcella è nata in uno dei quartieri più difficili di Port au Prince, un'immensa baraccopoli nata sopra a una discarica della Capitale haitiana.

E' in un contesto di grande difficoltà che alcuni giorni fa la casa della missionaria è stata assaltata. Sono stati rubati tutti i materassi e i freezer all'interno della dispensa, e le bambine ospiti dell'orfanotrofio sono rimaste scioccate. "Hanno rubato – ha sottolineato la religiosa italiana – tutto ciò che serviva per il nostro orfanotrofio che ospita 146 bimbi e per la scuola materna con 350 bambini. In seguito ai recenti scontri avvenuti in città tante cose ormai scarseggiano. Nei supermercati cominciano a mancare molti prodotti. E il primo posto che gli è venuto in mente dove potersi approvvigionare per le feste è stata la nostra casa. La gente è stanca, si vive la giornata. E' davvero difficile capire quali potrebbero essere i passi per un cambiamento di Haiti".

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