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“Ha violentato e ucciso una bambina”. Gang cattura pedofilo, lo tortura e pubblica video shock

Una gang brasiliana ha torturato e ucciso un presunto pedofilo in fuga dalla polizia, che voleva catturarlo perché sospettato di aver abusato e causato la morte di una bimba di due anni.
A cura di Davide Falcioni
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Un uomo di 27 anni accusato di aver violentato e ucciso la figliastra di due anni è stato torturato e poi assassinato da una gang criminale: è accaduto a Salvador, in Brasile. Edson Neri Barbosa Dos Santos, questo il nome del sospetto pedofilo, è stato sequestrato da un gruppo di rapitori dopo essersi messo in fuga perché braccato dalla polizia, che voleva arrestarlo perché convinti che avesse stuprato Agatha Sophia, figlia della sua compagna, prima di ucciderla. L'uomo, terrorizzato dal possibile arresto e dalle relative conseguenze, si era dato alla fuga sperando di farla franca: avrebbe però avuto una sorte decisamente migliore finendo in mano alle forze dell'ordine e non a una gang locale.

La vittima del pedofilo insieme alla madre
La vittima del pedofilo insieme alla madre

Dopo averlo catturato, i criminali hanno deciso al termine di un processo sommario di giustiziare Edson Neri Barbosa Dos Santos. Prima l'hanno legato, poi torturato, infine ucciso. Non soddisfatti, hanno anche pubblicato in rete un video in cui si possono vedere le terribili violenze all'uomo che, disperato, tenta invano di liberarsi dalla morsa dei rapitori.

Dopo aver visionato il filmato la polizia brasiliana ha confermato che la vittima è proprio il presunto pedofilo, a cui stavano da giorni dando la caccia. Nel filmato i sequestratiri sostengono di far parte di una gang nota come Bonde do Maluco: prima di torturare Dos Santos, lo insultano dicendogli che merita di fare la fine della bambina che aveva ucciso. Il corpo del 27enne è stato trovato con i segni di colpi di arma da fuoco.

Le ricerche della polizia si sono ora concentrate sui componenti della gang. Il video  diffuso in rete potrebbe essere d’aiuto: da alcuni fotogrammi potrebbero essere infatti ricavati particolari sulla location esatta in cui si trovavano i criminali (in ogni caso, di sicuro, nella città di Salvador).

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