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Ha un tumore ai testicoli, rifiuta la chemio “dopo aver abusato di marijuana” e muore

Janie Hamilton, 65enne inglese, ha voluto invitare tutti a riflettere sugli effetti della cannabis. “Pensate sia innocua, ma non è più sicura dell’ecstasy”. La donna sostiene di aver perso il figlio a causa degli effetti che l’abuso della droga leggera ha avuto su di lui.
A cura di Biagio Chiariello
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“Mio figlio è stato ucciso dalla cannabis”. Non ha dubbi Janie Hamilton che ha perso il figlio di 36 anni, James, per una cancro ai testicoli dopo che la sua psicosi contro i farmaci lo avrebbe portato a rifiutare la chemioterapia. L’uomo, originario della contea inglese di Dorset, soffriva da tempo di schizofrenia, malattia, secondo quanto afferma la donna, scatenata dalla sua dipendenza dalla cannabis. “La personalità di James sarebbe cambiata radicalmente dopo che è diventato dipendente dalla droga a 14 anni” ha spiegato che ha voluto raccontare la sua storia al Daily Mail, per mettere in guardia dagli effetti della “droga leggera”. All’età di 20 anni a James era già stata diagnosticata la schizofrenia. In seguito ha ammesso di fronte ai suoi familiari che era stata la cannabis a causargli la sua malattia mentale, “ma non riusciva più a smettere di fumare”. Janie, ex insegnante ora in pensione, ha voluto allertare i ragazzi sui pericoli della cannabis: “È come la roulette russa e i giovani non si rendono conto che stanno rischiando la morte sperimentandola”.

Una vecchia foto di Janie con suo figlio
Una vecchia foto di Janie con suo figlio

La signora Hamilton, 65 anni, ha detto che suo figlio era uno "scrittore geniale", "spiritoso", e sognava di diventare un giornalista. Purtroppo da piccolo è stata vittima di bullismo e quei problemi lo avrebbero segnato per sempre. Il giovane si sarebbe rifugiato nella droga, non riuscendo ad uscirne mai più. Dall’età di 20 anni in poi è entrato ed uscito dagli ospedali, poi nel 2014 si è ammalato di tumore ai testicoli, ma ha rifiuato di farsi curare, dicendo ai dottori di giurare che non lo avrebbero detto alla famiglia.  Nel luglio 2015 James è morto. "Chiunque non crede che la cannabis possa portare a problemi di salute mentale deve sentire la mia storia. Voglio far capire quello che la mia famiglia ha passato per colpa di quella droga … Molti giovani pensano di essere indistruttibili. Ma io voglio dire che la cannabis non è più sicura dell'ecstasy” dice Janie.

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